Scena Muta

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Il tanto agognato incontro tra maggioranza ed opposizione di fronte ai cittadini non c’è stato. Anzi come recitava il manifesto della manifestazione scena muta doveva essere e scena muta è stata. Lo scambio di accuse fra organizzatori del dibattito e l’amministrazione ha fatto emergere indizi preoccupanti nella comunità di Dipignano che invece ha sempre scritto pagine di alta cultura nel passato. Fra gli amministratori invitati a partecipare al confronto l’unico che si è presentato è stato il rappresentante di minoranza Guglielmo Guzzo con il quale ci siamo intrattenuti per spiegare tale realtà delle cose.
Cosa ne pensa della paradossale situazione che si è venuta a creare venerdì sera?
Questa Amministrazione scambia la cultura con le feste, fra l’altro mai originali e povere di contenuti; enfatizza l’afflusso di pubblico alla festa della polenta ma un quarantennio meritava ben altri motivi di integrazione culturale e non un semplice distribuire a pagamento un pezzo di polenta fredda ed insipida, un carretto con due buoi, la solita musica; non uno scambio di idee, né convegni, né sagre, né targhe…solo le bancarelle dei marocchini di giochi e leccornie varie.
Poi la lettura di quel documento al posto della presenza del sindaco o di un assessore che da sola avrebbe fugato incomprensioni, accuse e responsabilità ha fatto emergere fatti gravi e degni di indagini approfondite. L’amministrazione si lamenta di non ricevere contributi da Regione o Provincia ma quali progetti sarebbero dovuti essere finanziati? Questo non lo dicono. Dicono che hanno stanziato 7.500 Euro alla Pro Loco su una semplice convocazione, per cosa? Su quale progetto? Visto che altre Associazioni hanno svolto manifestazioni senza aver usufruito di finanziamenti dall’Ente Comune e ormai da due anni non si programma nulla ed infatti a fronte di doppioni di manifestazioni nello stesso giorno, gli altri giorni si langue in un oblio culturale.
I tagli statali agli enti locali hanno influito molto sulle casse comunali?
I bilanci comunali sono allo stremo; questo è vero non c’è bisogno che ogni volta ce lo debbano ricordare. A Dipignano si paga tanta ICI da coprire qualsiasi falla di bilancio e il Sindaco ricorda spesso che ha combattuto l’evasione fiscale anche di chi non sapeva che aveva un terreno agricolo trasformato in edificabile senza poterci edificare. Ogni volta ci ricordano il trasporto della spazzatura: in 15 anni dovevano essere previdenti a trovare una soluzione più vantaggiosa per i cittadini. Non lo hanno fatto ma i cittadini li hanno premiati con quel poco che serviva per vincere le elezioni. Ora non abbiano recriminazioni di sorta, amministrino, non basta far quadrare il bilancio, per ciò bastano un buon segretario e ragioniere comunale.
Non sono quindi giustificati gli amministratori di maggioranza?
La politica è un’altra cosa come è un’altra cosa la cultura. È una scelta di schieramenti. I nostri fanno i saltimbanchi fra destra e sinistra; parlano male della sinistra poi si ci iscrivono e mentre parlano bene della destra tendono una mano a sinistra, non sono credibili. I nostri amministratori fanno accordi di potere, vedi la Comunità Montana, e non accordi programmatici con i Comuni vicini, con gli Enti sovracomunali. Al massimo approvano qualche idea che viene confezionata da gruppi di interesse (l’Ecce Homo, l’energia eolica, idrica) e poi lasciano tutto ai tempi tecnici della burocrazia.
È stata un’occasione mancata quindi non partecipare all’incontro tra maggioranza e minoranza?
Si ha l’impressione che al posto di amministratori a Dipignano si è votato per avere altri impiegati, burocratizzati, precisi sì, ma lenti, troppo lenti. Il tempo passa e le occasioni sfumano.
Il dibattito mancato, al di la delle forme e le esasperazioni ha negato un approfondimento di questi temi. Peccato