150 anni fa San Francesco
veniva proclamato Santo Patrono e Protettore di Paterno Calabro.
In occasione del 150° anniversario della proclamazione di San
Francesco di Paola a Patrono e Protettore di Paterno Calabro, la
Comunità dei Minimi e dei Terziari di san Francesco di Paola, in
collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ha organizzato per
oggi, una giornata di raccoglimento e di preghiera da vivere anche
con le comunità limitrofe, secondo lo spirito ed il messaggio del
Santo Paolano sintetizzato nel primato di Dio e dell’amore verso i
fratelli.
La cerimonia avrà inizio alle ore 8.00 con la Santa Messa nella
chiesa di san Francesco a Paterno Calabro. Seguirà poi alle ore
10.00 una santa messa con panegirico di Padre Leonardo Panessa. Per
le 11.00 è prevista la processione, per le vie del centro urbano
paternese, del simulacro del Santo Taumaturgo per ricordare il suo
patrocinio e la protezione in circostanze particolari come il
terremoto e la peste.
È fissata per le 16 la Processione Straordinaria. Per la prima volta
a memoria d’uomo, la statua del santo verrà portata fuori dal centro
cittadino per le contrade e i paesi vicini.
L’itinerario prevede le soste in contrada Tornarizzo; nell’adiacente
paese di Belsito; in località Vallegiannò, presso la chiesa della
Madonna del Soccorso a Santo Stefano di Rogliano; in Piazza
Polarizzante a Piano Lago; si proseguirà infine per le contrade
paternesi Taverna, Spadolette e Pugliano. Si ritornerà poi nel
Santuario di san Francesco a Paterno dove si celebrerà una solenne
messa di devozione.
Il rapporto tra San Francesco di Paola e Paterno calabro affonda le
sue radici nel 15° secolo, precisamente nell’anno 1440, quando il
santo arrivò da Paola per costruire il suo secondo convento. Alla
realizzazione dell’opera presero parte uomini e donne del paese
oltre ad artigiani dei paesi limitrofi.
Paterno Calabro diventò così centro di uno dei più importanti
Conventi dell’ordine dei minimi, sia perché in passato fu sede
vescovile sia perché patria di Paolo Rendace di cui San Francesco
apprezzò sempre la semplicità e l’onestà tanto da eleggerlo suo
confessore. Proprio su invito di Paolo Rendace San Francesco venne a
Paterno preferendo questa zona completamente deserta per il suo
eremitismo.
Durante la costruzione del convento famoso, fra i tanti, è diventato
il miracolo dell’architrave. La storia narra che gli operai erano
molto stanchi e San Francesco prese il pesantissimo marmo con una
mano e lo mise a posto. Dopo comandò al diavolo, che aveva preso
sembianze umane, di aiutarlo. Il demonio dopo aver in un primo
momento aiutato il Santo, lo tradì mollando la presa, facendo
lesionare nella caduta in tre pezzi l’architrave. San Francesco
prese i pezzi e li collocò ugualmente. A distanza di centinaia di
anni l’architrave lesionata è sempre lì in un unico blocco, meta
degli sguardi allibiti dei pellegrini.
“La presenza del santuario di san Francesco di Paola – ha detto il
sindaco di Paterno, Achille Esposito – per noi costituisce un motivo
di vanto e allo stesso tempo di orgoglio sotto tutti i punti di
vista. Chi visita – continua il primo cittadino - il santuario
ritorna a casa arricchito dalla fede e rimane estasiato sia dalla
sacralità del luogo sia dalla serenità di un paese che ospitò il
santo più venerato in Calabria”. |