Festeggiamenti San Francesco Saverio

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Sono iniziati da quattro giorni a Tessano i festeggiamenti in onore di San Francesco Saverio, patrono della frazione dipignanese. Come ogni anno la festa si svolge nell’ultima settimana di agosto. Ai riti religiosi iniziati domenica 21, si accompagneranno i festeggiamenti esterni organizzati dal comitato “San Francesco Saverio”.
Religiosità, tradizione, folklore: sono questi gli ingredienti principali, si legge nel sito internet dedicato alla festa, di una manifestazione che anno dopo anno sta prendendo sempre più piede tra quelle feste considerate inattaccabili ed intoccabili come San Francesco di Paola o il Beato Umile di Bisignano.
La manifestazione tributata a San Francesco Saverio ebbe inizio nel lontano XVII secolo,quando la diaspora gesuitica esprimeva tutte le sue potenzialità per arginare, annientare o, quanto meno, limitare in Italia e in Europa il fenomeno della riforma e, con la forza dell’evangelizzazione, guadagnare a Cristo le popolazioni d’Oriente e del mondo intero. E San Francesco Saverio fu la piu’ ardente, la piu’ aristocratica espressione.
Il perché della festività estiva si giustifica col fatto che,un tempo in agosto concluso il ciclo agreste, si voleva ringraziare il Santo per l’esito del raccolto e gli si chiedeva protezione per il futuro.
La cerimonia religiosa inizia con il settenario e finisce con la processione lungo le strade ed i vicoli del paese.
Durante i festeggiamenti di San Francesco Saverio, uno dei momenti più emozionanti e folkoristici è sicuramente il “ballo du cavaddu”. Sorretto dalle braccia del ballerino di turno, “u Cavaddu” fa il giro del paese e, accompagnato dal suono del tamburo, balla nei punti nevralgici del paese fissati dalla tradizione. Nello sfavillio dei bengala accesi, posti ad arte sulla fronte del cavallo, tutto diventa pieno d’incanto, emozionante ed esaltante, soprattutto per i bambini.
Il cavallo ancora in uso è un’opera finemente realizzata da Salvatore Perri, compianto organizzatore della festa e devotissimo al Santo patrono tessanese.
Con il ballo del cavallo probabilmente si intese tramandare ai posteri un evento straordinario: la breve sosta di Carlo V il 7 agosto del 1535 presso Raone Firrao, feudatario del luogo,prima di entrare in modo trionfale a Cosenza.
Nella giornata di sabato gli appuntamenti sono fissati per le ore 17 per la partita di calcio fra le due contrade tessanesi, Serra e Pulsano, che si daranno battaglia per novanta minuti. In serata una commedia dialettale farà da sfondo all’assaggio della famosa “cucuzza longa” cucinata dalle cuoche dell’associazione femminile Women’s Club.
La festa si concluderà domenica 28 agosto con il concerto di Gerardina Trovato e l’estrazione dei premi della lotteria.
Tutto ciò rappresenta per la comunità tessanese un momento di socializzazione di notevole valore civile, sociale e religioso.