La frana di Laurignano

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“Con tutta probabilità se ne riparlerà quando qualche tragedia sarà compiuta e intanto il silenzio sulla situazione di contrada Casalicchio continua anno dopo anno tra abusivismo, frane e perdite di acqua. Il risultato? La collina è in pericolo”. È questo il grido di allarme dei cittadini di Laurignano, frazione del comune di Dipingano.
Nei mesi scorsi un gruppo di cittadini di Laurignano ha denunciato questo stato dei luoghi sia al Sindaco del comune di Dipingano sia alla Protezione Civile. Ma ancora oggi nessuno ha dato ai cittadini delle risposte esaurienti che possano far rientrare lo stato di preoccupazione e di allarme degli abitanti.
Nelle foto di fianco sono evidenti i movimenti franosi che interessano la collina di Contrada Casalicchio a Laurignano e soprattutto la quantità di acqua che si è depositata alla base delle strutture in costruzione, che però ormai da un decennio sono abbandonate. Tali fabbricati sono immediatamente sottostanti a due serbatoi regionali che hanno un capacità complessiva di 400 metri cubi.
La cosa più grave è che alla base dei costoni che giorno dopo giorno cedono sempre di più, c'è un'intera parte del quartiere di Laurignano con le sua case che rischia di essere investita nel caso in cui la frana ceda definitivamente.
Dopo la frana di località Serra-Coste le colline dipignanesi sono nuovamente vittime di smottamenti. La collina di contrada Casalicchio è il segnale evidente di un territorio gravemente ammalato sul quale non si interviene prontamente ed efficacemente. Un paese dove ad ogni precipitazione piovosa si susseguono frane, voragini e smottamenti vari con grave rischio per l'incolumità degli abitanti. Ma nessuno interviene. A questo punto è tutto normale se le strade sono una percorso ad ostacoli e se d’inverno c’è il rischio che possano verificarsi quotidianamente cedimenti di terreno instabile.
“Gli avvenimenti recenti – continuano i cittadini in rivolta – ammoniscono a non trascurare alcun segnale di pericolo e in questo caso sono molti i preallarmi: il perdurare di affioramenti di acqua provenienti dal serbatoio regionale; i segnali di smottamento del terreno; l’accumulo di volumi d’acqua a tergo delle strutture in completo stato di abbandono e le inspiegabili comparse d’acqua, nel corso dell’anno, in zone limitrofe alle abitazioni dei cittadini”.
“Considerato che persiste una situazione di pericolo – concludono i portavoce dei cittadini laurignanesi – e considerato che l’Ente gestore della rete idrica, l’amministrazione comunale, e gli uffici tecnici della Regione Calabria Ass.to LL.PP. non hanno saputo fornire alcuna spiegazione tecnica di tale fenomeno e né hanno messo in atto alcun provvedimento di monitoraggio atto ad eliminare tale dannosa e pericolosa situazione, noi cittadini chiediamo che siano messe prese tutte le necessarie precauzioni per rimuovere il pericolo incombente ed eliminare le cause che hanno indotto tale situazione o in alternativa essere rassicurati sulla non pericolosità di tale problema”.