Una "causa scatenante"
che accomuna tristemente i suicidi di giovani e meno giovani si può individuare
nella solitudine. Proprio questo triste stato di abbandono e depressione ha
indotto un’anziana donna, E. B., 79 anni, di Paterno Calabro, a farla finita con
la vita terrena. La donna alle prime luci dell’alba di martedì 28 dicembre si è
suicidata buttandosi in una vasca piena di acqua. L’allarme è stato dato da
alcune persone che abitano nei pressi del luogo dove è avvenuta la tragedia, le
quali hanno visto il corpo galleggiare sull’acqua. Subito sul posto sono
accorsi i Carabinieri della stazione di Dipignano e il medico legale che non
hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
E. B. abitava da sola. Negli
ultimi giorni la sua situazione si era molto aggravata. Ai problemi che
comporta l’età se ne erano aggiunti altri quali la solitudine, la depressione e
la mancanza dell’affetto dei suoi cari. Infatti E.B. era accudita dalle persone
che abitavano nel suo stesso rione, le quali quotidianamente si alternavano a
prepararle da mangiare e a darle un po’ di conforto. Anche la sera prima della
tragedia non le avevano fatto mancare nulla.
I carabinieri stanno ora cercando
di ricostruire le ultime ore di vita della donna e soprattutto come abbia fatto
la donna ad arrivare presso il luogo in cui si è tolta la vita dal momento che
era quasi totalmente impossibilitata a camminare. Sarà l’autopsia, prevista per
oggi, a stabilire le cause esatte della morte.