Statuto Comune Dipignano
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COMUNE DI DIPIGNANO - DISPOSIZIONI GENERALI E NORME DI INDIRIZZO - PRINCIPI FONDAMENTALI 01. IL COMUNE DI DIPIGNANO E' ENTE AUTONOMO LOCALE CON POTERI DIRAPPRESENTANZA DELLA COMUNITÀ' AMMINISTRATA SECONDO I PRINCIPIDELLA COSTITUZIONE E DELLA LEGGE GENERALE DELLO STATO. 02. 02 L'AUTOGOVERNO DELLA COMUNITÀ' SI REALIZZA CON I POTERI, LE MODALITÀ E GLI ISTITUTI DI CUI AL PRESENTE STATUTO, CHE DISCIPLINA LE ATTRIBUZIONI DEGLI ORGANI E ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI PUBBLICI; DETERMINA LE FORME DI COLLABORAZIONE CON LA REGIONE, LA PROVINCIA E GLI ALTRI COMUNI; PREVEDE LA PARTECIPAZIONEPOPOLARE, IL DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO E L'ACCESSO DEI CITTADINI ALLE INFORMAZIONI RELATIVE AGLI ATTI COMUNALI ED AI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI. 03. 03. IL COMUNE ESERCITA FUNZIONI PROPRIE E FUNZIONI ATTRIBUITE O DELEGATE DA LEGGI STATALI O REGIONALI.
ART. 02 01. IL COMUNE DI DIPIGNANO COMPRENDE LA PARTE DEL SUOLO NAZIONALEDELIMITATO CON IL PIANO TOPOGRAFICO, DI CUI ALL' ARTT. 09 DELLA LEGGE 24 DICEMBRE 1954 N. 1228 , APPROVATO DALL'ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA E CONFINA CON COSENZA, MENDICINO, CAROLEI, DOMANICO E PATERNO CALABRO. 02. IL TERRITORIO DI CUI AL PRECEDENTE COMMA COMPRENDE LE FRAZIONI DI: A) DIPIGNANO CENTRO, CAPOLUOGO, NELLA QUALE E' ISTITUITA LA SEDE DEL COMUNE, DEI SUOI ORGANI ISTITUZIONALI E DEGLI UFFICI; B) FRAZIONE LAURIGNANO; C) FRAZIONE TESSANO. 03. LE MODIFICAZIONI ALLA CIRCOSCRIZIONE TERRITORIALE SONO APPORTATE CON LEGGE REGIONALE AI SENSI DELL' ARTT. 133 COST. PREVIA CONSULTAZIONE DELLA POPOLAZIONE DEL COMUNE. FINALITÀ' 01. IL COMUNE, ISPIRANDOSI AI VALORI E AGLI OBIETTIVI DELLA COSTITUZIONE,PROMUOVE: A) LO SVILUPPO CIVILE, SOCIALE ED ECONOMICO DELLA PROPRIA COMUNITÀ': B) LA TUTELA E LO SVILUPPO DELLE RISORSE AMBIENTALI. NATURALI, STORICHE E CULTURALI PRESENTI NEL PROPRIO TERRITORIO GARANTENDONE IL GODIMENTO ALLA COLLETTIVITÀ'; C) IL RAFFORZAMENTO DELLA INIZIATIVA ECONOMICA PUBBLICA E PRIVATA ED IN PARTICOLARE DELLA COOPERAZIONE ANCHE AL FINE DI ACCRESCERE LE OCCASIONI DI LAVORO; D) LA TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE; E) PARI OPPORTUNITÀ' PER LE DONNE E PER GLI UOMINI; F) LA VALORIZZAZIONE DEL VOLONTARIATO; G) LA SOLIDARIETÀ' CON I LAVORATORI IMMIGRATI ED EMIGRATI; H) LE ATTIVITÀ' SPORTIVE, IN MODO PARTICOLARE QUELLE DILETTANTI STICHE ED IL TURISMO SOCIALE E GIOVANILE; I) RAPPORTI CON ENTI LOCALI DI ALTRI PAESI E ORGANIZZAZIONI EUROPEE E INTERNAZIONALI; L) IL COORDINAMENTO E LA COLLABORAZIONE CON LA REGIONE, LA PROVINCIA ED I COMUNI LIMITROFI, IN PARTICOLARE DELL'AREA URBANA DI COSENZA SECONDO IL PROTOCOLLO APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE. PROGRAMMAZIONE IL COMUNE REALIZZA LE PROPRIE FINALITÀ' ATTRAVERSO IL METODO E GLI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE AVVALENDOSI DELL'APPORTO DELLE ORGANIZZAZIONI POLITICHE, SINDACALI, ECONOMICHE, CULTURALI E PROFESSIONALI OPERANTI NEL SUO TERRITORIO. PARTECIPAZIONE E INFORMAZIONE 01. IL COMUNE REALIZZA LA PROPRIA AUTONOMIA ASSICURANDO LA EFFETTIVA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I CITTADINI ALL'ATTIVITÀ' POLITICA ED AMMINISTRATIVA DELL'ENTE, SECONDO I PRINCIPI STABILITI DALL' ARTT. 03 DELLA COSTITUZIONE E DELL' ARTT. 06 DELLA LEGGE 08.06.90 N. 142. 02. RICONOSCE CHE PRESUPPOSTO DELLA PARTECIPAZIONE E' L'INFORMAZIONE SUI PROGRAMMI, SULLE DECISIONI E SUI PROVVEDIMENTI COMUNALI, INDIVIDUANDO, A TAL FINE, MEZZI E STRUMENTI IDONEI A GARANTIRLA.
ART. 06 01. IL COMUNE GESTISCE I SERVIZI DI SUA COMPETENZA SECONDO IL CRITERIO DELLA MASSIMA EFFICIENZA SCEGLIENDO A TAL FINE LE FORME DI GESTIONE PIÙ' IDONEE A GARANTIRE LE ESIGENZE DELLA COMUNITÀ' AMMINISTRATA. IN QUESTO QUADRO, E SECONDO LE PARTICOLARI CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO, IL COMUNE DISPONE DI VOLTA IN VOLTA: A) LE FORME DI COOPERAZIONE CON ALTRI ENTI LOCALI PER LA GESTIONE DI SERVIZI CONSORTILI; B) LA COSTITUZIONE DI AZIENDE MUNICIPALIZZATE O SPECIALI; C) LA PARTECIPAZIONE A CONSORZI O A SOCIETÀ' PER AZIONI A PREVALENTE CAPITALE PUBBLICO; D) LA CONCESSIONE A TERZI DELLA GESTIONE DI UNO O PIÙ' SERVIZI; E) LA COSTITUZIONE DI APPOSITE ISTITUZIONI PER L'ESERCIZIO DI SERVIZI SOCIALI NON AVENTI RILEVANZA IMPRENDITORIALE. 02. LE FORME SPECIFICHE DI GESTIONE DEI SERVIZI SONO DECISE DAL CONSIGLIO COMUNALE CHE PROVVEDE, ALTRESÌ', A DETERMINARE, LE FINALITÀ' ED EVENTUALMENTE I MEZZI DI FINANZIAMENTO, LE STRUTTURE, IL PERSONALE E QUANT'ALTRO NECESSARIO ALLA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI INDIVIDUATI. ALBO PRETORIO 01. LA GIUNTA MUNICIPALE INDIVIDUA NEL PALAZZO CIVICO APPOSITO SPAZIO DA DESTINARE AD "ALBO PRETORIO" PER LA PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI ED AVVISI PREVISTI DALLA LEGGE, DALLO STATUTO E DAI REGOLAMENTI GARANTENDONE L'ACCESSIBILITÀ' E L'INTEGRALITA'. 02. IL SEGRETARIO DISPONE L'AFFISSIONE DEGLI ATTI, DI CUI AL 01 COMMA AVVALENDOSI DI UN MESSO COMUNALE E SU ATTESTAZIONE DI QUESTO NE CERTIFICA L'AVVENUTA PUBBLICAZIONE.
ART.
08 01. IL COMUNE NEGLI ATTI E NEL SIGILLO SI IDENTIFICA CON LO STEMMA CONCESSO CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA N. 3207 IN DATA 19.07.1989. 02. NELLE CERIMONIE E NELLE ALTRE PUBBLICHE RICORRENZE IL GONFALONE COMUNALE ACCOMPAGNATO DAL SINDACO PUÒ' ESSERE ESIBITO NELLA FOGGIA AUTORIZZATA CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CUI AL PUNTO 01 L'USO E LA RIPRODUZIONE DI TALI SIMBOLI PER FINI NON ISTITUZIONALI, SONO VIETATI. PRINCIPIO DI COOPERAZ10NE 01. L'ATTIVITÀ' DELL'ENTE, DIRETTA A CONSEGUIRE UNO O PIÙ' OBIETTIVI D'INTERESSE COMUNE CON ALTRI ENTI LOCALI, SI ORGANIZZA AVVALENDOSI DEI MODULI E DEGLI ISTITUTI PREVISTI DALLA LEGGE ATTRAVERSO ACCORDI ED INTESE DI COOPERAZ10NE.
ART. 10 01. IL COMUNE PROMUOVE LA COLLABORAZIONE, IL COORDINAMENTO E L'ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI, ANCHE INDIVIDUANDO NUOVE ATTIVITÀ' DI COMUNE INTERESSE, OVVERO L'ESECUZIONE E LA GESTIONE DI OPERE PUBBLICHE, LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE E PROGRAMMI SPECIALI ED ALTRI SERVIZI, PRIVILEGIANDO LA STIPULAZIONE DI APPOSITE CONVENZIONI CON ALTRI ENTI LOCALI O LORO ENTI STRUMENTALI. 02. LE CONVENZIONI CONTENENTI GLI ELEMENTI E GLI OBBLIGHI PREVISTI DALLA LEGGE, SONO APPROVATE DAL CONSIGLIO COMUNALE A MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI COMPONENTI. UNIONI DI COMUNI IN ATTUAZIONE DEI PRINCIPI DELLA LEGGE DI RIFORMA DELLE AUTONOMIE LOCALI, IL CONSIGLIO COMUNALE, OVE SUSSISTANO LE CONDIZIONI, COSTITUISCE, NELLE FORME E CON LE FINALITÀ' PREVISTE DALLA LEGGE, UNIONI DI COMUNI CON L'OBIETTIVO DI MIGLIORARE LE STRUTTURE PUBBLICHE ED OFFRIRE SERVIZI PIÙ' EFFICIENTI ALLA COLLETTIVITÀ'
TITOLO 01
ORGANI ELETTIVI
ART. 13 01. IL CONSIGLIO COMUNALE, RAPPRESENTANDO L'INTERA COMUNITÀ', DETERMINA L'INDIRIZZO ED ESERCITA IL CONTROLLO POLITICOAMMINISTRATIVO. 02. IL CONSIGLIO, COSTITUITO IN CONFORMITÀ' ALLA LEGGE, HA AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE.
ART. 14 01. IL CONSIGLIO COMUNALE ESERCITA LA POTESTÀ' E LE COMPETENZE PREVISTE DALLA LEGGE E SVOLGE LE SUE ATTRIBUZIONI CONFORMANDOSI AI PRINCIPI, AI CRITERI, ALLE MODALITÀ' ED AI PROCEDIMENTI STABILITI NEL PRESENTE STATUTO E NELLE NORME REGOLAMENTARI. 02. IMPRONTA L'AZIONE COMPLESSIVA DELL'ENTE AI PRINCIPI DI PUBBLICITÀ' TRASPARENZA E LEGALITÀ' AI FINI DI ASSICURARE IL BUON ANDAMENTO E L'IMPARZIALITÀ' DELL'AMMINISTRAZIONE. 03. NELL'ADOZIONE DEGLI ATTI FONDAMENTALI PRIVILEGIA IL METODO E GLI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE, PERSEGUENDO IL RACCORDO CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE, REGIONALE E STATALE. 04. GLI ATTI FONDAMENTALI DEVONO CONTENERE LA INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE FINALITÀ' DA RAGGIUNGERE E LA DESTINAZIONE DELLE RISORSE E DEGLI STRUMENTI NECESSARI ALL'AZIONE DA SVOLGERE.
ART. 15 01. LE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE SONO DI NORMA ORDINARIE. ESSE VENGONO CONVOCATE CINQUE GIORNI PRIMA ESCLUDENDO IL GIORNO DI NOTIFICA E QUELLO DELLA SEDUTA. 02. IL CONSIGLIO PUÒ' ANCHE ESSERE CONVOCATO IN SEDUTA STRAORDINARIA E IN TAL CASO LA CONVOCAZIONE DEVE AVVENIRE ALMENO TRÉ GIORNI PRIMA ESCLUDENDO SEMPRE QUELLO DELLA NOTIFICA E QUELLO DELLA SEDUTA. 03. PER MOTIVI DI OGGETTIVE URGENZE IL CONSIGLIO PUÒ' ESSERE CONVOCATO CON AVVISO DA NOTIFICARSI ALMENO 24 ORE PRIMA. 04. PER GLI STESSI MOTIVI E CON LE STESSE MODALITÀ' POSSONO ESSERE AGGIUNTI NUOVI ARGOMENTI NELL' O.D.G. DI UNA SEDUTA GIÀ' CONVOCATA. 05. PER LE SEDUTE DI CUI AI COMMI 03 E 04 OGNI DELIBERAZIONE PUÒ' ESSERE DIFFERITA AL GIORNO SEGUENTE SU RICHIESTA DELLA MAGGIORANZA DEI CONSIGLIERI PRESENTI. 06. QUANDO IL CONSIGLIO E' CONVOCATO PER INIZIATIVA DI UN QUINTO DEI CONSIGLIERI ASSEGNATI A NORMA DELL' ARTT. 31 COMMA 07 DELLA LEGGE 142/90 L'ADUNANZA DEVE ESSERE FISSATA ENTRO 20 GIORNI DALLA DATA IN CUI E' PERVENUTA LA RICHIESTA E GLI ARGOMENTI INDICATINELLA RICHIESTA STESSA DEVONO ESSERE INSERITI CON PRIORITÀ' NELL'ORDINEDEL GIORNO DELLA SEDUTA. 07. IL CONSIGLIO COMUNALE E' CONVOCATO DAL SINDACO AL QUALE SPETTA LA FORMULAZIONE DELL' O.D.G. . 08. LE PROPOSTE DI DELIBERAZIONE CONSILIARI E LE MOZIONI SCRITTE RELATIVE ALL'ORDINE DEL GIORNO SONO DEPOSITATE PRESSO LA SEGRETERIA DEL COMUNE NON OLTRE IL SECONDO GIORNO SUCCESSIVO ALLA DATA DELL'AVVISO DI CONVOCAZIONE. 09. L'AVVISO DI CONVOCAZIONE CON L'ORDINE DEL GIORNO DEVE ESSERE PUBBLICATO ALL'ALBO PRETORIO, ENTRO IL GIORNO SUCCESSIVO ALLA DATA DELL'AVVISO DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO E NOTIFICATO DAL MESSO COMUNALE AL CONSIGLIERE SECONDO IL DISPOSITIVO PREVISTO DALL'ARTT. 20 . 05 COMMA DEL PRESENTE STATUTO.
ART. 16 01. IL SINDACO PRESIEDE IL CONSIGLIO COMUNALE. 02. IN CASO DI SUA ASSENZA O IMPEDIMENTO, IL CONSIGLIO E' PRESIEDUTO DALL'ASSESSORE ANZIANO. 03. IL PRESIDENTE RAPPRESENTA IL CONSIGLIO COMUNALE, NE DIRIGE I DIBATTITI, NE FA OSSERVARE IL REGOLAMENTO, CONCEDE LA PAROLA, GIUDICA LA RICEVIBILITA' DEI TESTI PRESENTATI, ANNUNCIA IL RISULTATO DELLE VOTAZIONI. ASSICURA L'ORDINE DELLA SEDUTA E LAREGOLARITÀ' DELLE DISCUSSIONI. PUÒ' SOSPENDERE E SCIOGLIERE LA SEDUTA E ORDINARE L'ESPULSIONE DALL'AULA E DI CHIUNQUE DEL PUBBLICOSIA CAUSA DI DISTURBO AL REGOLARE SVOLGIMENTO DELLA SEDUTA.
ART. 17 01. IL CONSIGLIO COMUNALE PUÒ' ISTITUIRE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI, TEMPORANEE O SPECIALI E NE STABILISCE LA COMPOSIZIONE, POTERI E MODALITÀ' DI FUNZIONAMENTO. 02. NELLA COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI DEVE ESSERE GARANTITA LA PRESENZA DELLA MINORANZA. 03. LE COMMISSIONI POSSONO INVITARE A PARTECIPARE AI PROPRI LAVORI SINDACO, ASSESSORI, ORGANISMI ASSOCIATIVI, FUNZIONARI E RAPPRESENTANTI DI FORZE SOCIALI, POLITICHE ED ECONOMICHE PER L'ESAME DI SPECIFICI ARGOMENTI. 04. LE COMMISSIONI SONO TENUTE A SENTIRE IL SINDACO E GLI ASSESSORI OGNI QUALVOLTA QUESTI LO RICHIEDANO. CONSIGLIERI 01. LA POSIZIONE GIURIDICA E LO STATUS DEI CONSIGLIERI SONO REGOLATI DALLA LEGGE; ESSI RAPPRESENTANO L'INTERA COMUNITÀ' ALLA QUALE COSTANTEMENTE RISPONDONO. 02. LE FUNZIONI DI CONSIGLIERE ANZIANO SONO ESERCITATE DA CHI HA RIPORTATO IL MAGGIOR NUMERO DI VOTI E IN CASO DI PARITÀ' DAL PIÙ' ANZIANO DI ETÀ'.
ART. 19 01. I DIRITTI DI INIZIATIVA E DI CONTROLLO DEL CONSIGLIERE COMUNALE SONO QUELLI PREVISTI DALLA LEGGE. 02. IL CONSIGLIERE ESERCITA IL DIRITTO DI INIZIATIVA DELIBERATIVA PER TUTTI GLI ATTI DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE E PUÒ' FORMULARE INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE E MOZIONI SECONDO LE NORME DEL REGOLAMENTO. 03. HA DIRITTO DI PRENDERE VISIONE DEI PROVVEDIMENTI ADOTTATI DALL'ENTE E DEGLI ATTI PREPARATORI IN ESSI RICHIAMATI, NONCHÉ' DI AVERE TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER L'ESPLETAMENTO DEL PROPRIO MANDATO. LE FORME ED I MODI PER L'ESERCIZIO DI TALI DIRITTI SONO DISCIPLINATI DAL REGOLAMENTO DI CUI ALL' ARTT. 25 DELLA LEGGE N. 816/85 . 04. ESERCITA LE FUNZIONI DI CUI ALL' ARTT. 45 COMMI 02 E 04 DELLA LEGGE 08.06.90 N. 142 . DOVERI DEI CONSIGLIERI 01.1 CONSIGLIERI COMUNALI HANNO IL DOVERE DI INTERVENIRE ALLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE E DI PARTECIPARE AI LAVORI DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI DELLE QUALI FANNO PARTE. 02. LE ASSENZE ALLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEVONO ESSERE GIUSTIFICATE PRIMA DELL'APERTURA DELLA SEDUTA STESSA, O, IN CASO DI IMPOSSIBILITA', ENTRO I TRÉ GIORNI SUCCESSIVI. 03. CINQUE ASSENZE CONSECUTIVE ALLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE COMPORTANO LA DECADENZA DALLA CARICA DI CONSIGLIERE, QUANDO LE ASSENZE STESSE NON SIANO STATE GIUSTIFICATE SECONDO LE MODALITÀ' DEL COMMA PRECEDENTE O NON SIANO ASCRIVIBILI A MOTIVI NOTI ANCORCHÉ' FORMALMENTE NON NOTIFICATI. 04. LA DECADENZA E' PRONUNCIATA DAL CONSIGLIO COMUNALE, D'UFFICIO O SU ISTANZA DI QUALUNQUE ELETTORE DEL COMUNE, DOPO DECORSO IL TERMINE DI DIECI GIORNI DALLA NOTIFICAZIONE GIUDIZIALE ALL'INTERESSATO DELLA PROPOSTA DI DECADENZA. 05. CIASCUN CONSIGLIERE E' TENUTO ENTRO QUINDICI GIORNI DALLO INSEDIAMENTO DEL CONSIGLIO, AD ELEGGERE UN DOMICILIO NEL TERRITORIO COMUNALE PER CONSENTIRE SPEDITAMENTE LA CONSEGNA DI QUALSIASI COMUNICAZIONE E/O NOTIFICAZIONE RIGUARDANTE L'ESPLETAMENTO DEL MANDATO E PER L'OSSERVANZA DEI TERMINI STABILITI DAL PRESENTE STATUTOE DAI REGOLAMENTI. IN CASO DI INADEMPIENZA DA PARTE DEL CONSIGLIERE SI INTENDE ELETTO DOMICILIO PRESSO LA CASA COMUNALE. 06. PER ASSICURARE LA MASSIMA TRASPARENZA, OGNI CONSIGLIERE DEVE PRESENTARE ENTRO IL TRENTA GIUGNO DI OGNI ANNO COPIA DELLA PROPRIA DICHIARAZIONE DEI REDDITI AL SEGRETARIO COMUNALE. 07.1 CONSIGLIERI SONO TENUTI AL SEGRETO D'UFFICIO NEI CASI SPECIFICATAMENTE DETERMINATI DALLA LEGGE. 08. I CONSIGLIERI DEBBONO ASTENERSI DAL PRENDERE PARTE ALLE DELIBERAZIONI RIGUARDANTI LITI E CONTABILITA' LORO PROPRIE, VERSO IL COMUNE E VERSO LE AZIENDE COMUNALI DAL MEDESIMO AMMINISTRATE O SOGGETTE ALLA SUA AMMINISTRAZIONE O VIGILANZA, COME PURE QUANDO SI TRATTA DI INTERESSE, LITI O CONTABILITA' DEI LORO PARENTI O AFFINI SINO AL QUARTO GRADO CIVILE O DI CONFERIRE IMPIEGHI AI MEDESIMI. DIMISSIONI 01. LE DIMISSIONI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE SONO RASSEGNATE AL SINDACO, CHE DEVE INCLUDERLE NELL'ORDINE DEL GIORNO DELLA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO. LE DIMISSIONI SONO EFFICACI DALLA LORO PRESENTAZIONE E SONO IRREVOCABILI DALLA PRESA D'ATTO DEL CONSIGLIO. GRUPPI CONSILIARI 01.1 CONSIGLIERI COMUNALI POSSONO COSTITUIRSI IN GRUPPI, CHE DEVONO ESSERE FORMATI DA ALMENO TRÉ COMPONENTI. 02. IL GRUPPO CONSILIARE AL MOMENTO DELLA SUA COSTITUZIONE DEVE DARNE COMUNICAZIONE SCRITTA AL SINDACO ED AL SEGRETARIO COMUNALE INDICANDO IL CAPOGRUPPO. LA COMUNICAZIONE E' SOTTOSCRITTA DA TUTTI I COMPONENTI ADERENTI AL GRUPPO. 03. NELLE MORE DI COSTITUZIONE DEL GRUPPO O DELLA DESIGNAZIONE DEI CAPIGRUPPO QUESTI ULTIMI SONO INDIVIDUATI NEI CONSIGLIERI, NON COMPONENTI LA GIUNTA CHE ABBIANO RIPORTATO IL MAGGIOR NUMERO DI VOTI PER OGNI LISTA.
ART. 23 01. LA GIUNTA E' L'ORGANO DI GOVERNO DEL COMUNE. 02. IMPRONTA LA PROPRIA ATTIVITÀ' AI PRINCIPI DELLA COLLEGIALITÀ' DELLA TRASPARENZA E DELLA EFFICIENZA. 03. ADOTTA TUTTI GLI ATTI CONCRETI, IDONEI AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E DELLE FINALITÀ' DELL'ENTE NEL QUADRO DEGLI INDIRIZZI GENERALI ED IN ATTUAZIONE DEGLI ATTI FONDAMENTALI APPROVATI DAL CONSIGLIO COMUNALE, ELEZIONE E PREROGATIVE 01. LA GIUNTA E' ELETTA NEI TERMINI E CON LE MODALITÀ' STABILITE DALLA LEGGE, SULLA BASE DI UN DOCUMENTO PROGRAMMATICO PRESENTATO AL SEGRETARIO DEL COMUNE ALMENO CINQUE GIORNI PRIMA DELL'ADUNANZA DEL CONSIGLIO. 02. LE CAUSE DI INELEGGIBILITÀ' ED INCOMPATIBILITÀ', LA POSIZIONE GIURIDICA, LO STATUS DEI COMPONENTI L'ORGANO E GLI ISTITUTI DELLA DECADENZA E DELLA REVOCA SONO DISCIPLINATI DALLA LEGGE. 03. IL SINDACO E GLI ASSESSORI, ESCLUSI I CASI DI DIMISSIONI SINGOLE, RESTANO IN CARICA FINO ALL'INSEDIAMENTO DEI SUCCESSORI. COMPOSIZIONE 01. LA GIUNTA E' COMPOSTA DAL SINDACO E DA N. 06 ASSESSORI. 02. POSSONO ESSERE ELETTI ASSESSORI IN NUMERO NON SUPERIORE A UN TERZO DEI COMPONENTI DELLA GIUNTA ANCHE CITTADINI NON FACENTI PARTE DEL CONSIGLIO IN POSSESSO DEI REQUISITI DI LEGGE CHE NON ABBIANO PARTECIPATO AD ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL COMUNE NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI, QUANDO PARTICOLARI COMPETENZE PROFESSIONALI, TECNICHE E SCIENTIFICHE NE RENDANO OPPORTUNA LA ELEZIONE PER ATTUARE SPECIFICI E PARTICOLARI PROGRAMMI E PROGETTI. 03. GLI ASSESSORI ESTERNI PARTECIPANO AL CONSIGLIO SENZA DIRITTO DI VOTO. 04. DELIBERA VALIDAMENTE CON L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE E DELLA META' DEGLI ASSESSORI ED A MAGGIORANZA DEI VOTI FAVOREVOLI SUI CONTRARI. FUNZIONAMENTO DELLA GIUNTA 01. LA GIUNTA E' CONVOCATA E PRESIEDUTA DAL SINDACO CHE STABILISCE L'ORDINE DEL GIORNO DI MASSIMA TENUTO CONTO ANCHE DEGLI ARGOMENTI PROPOSTI DAI SINGOLI ASSESSORI. 02. LE MODALITÀ' DI CONVOCAZIONE E DI FUNZIONAMENTO SONO STABILITI DALLA GIUNTA STESSA. ATTRIBUZIONI DELLA GIUNTA 01. ALLA GIUNTA COMUNALE COMPETE L'ADOZIONE DI TUTTI GLI ATTI DI AMMINISTRAZIONE E GESTIONE A CONTENUTO GENERALE O AD ALTADISCREZIONALITÀ', NONCHÉ' DI TUTTI GLI ATTI CHE PER LORO NATURA DEBBONO ESSERE ADOTTATI DA ORGANO COLLEGIALE E NON RIENTRANO NELLACOMPETENZA ESCLUSIVA DEL CONSIGLIO. 02. LA GIUNTA SVOLGE LE FUNZIONI DI PROPRIA COMPETENZA CON PROVVEDIMENTI DELIBERATIVI GENERALI CON I QUALI SI INDICANO LO SCOPO E GLI OBIETTIVI PERSEGUITI, I MEZZI IDONEI E I CRITERI CUI DOVRANNO ATTENERSI GLI UFFICI NELL'ESERCIZIO DELLE PROPRIE COMPETENZE GESTIONALI ED ESECUTIVE LORO ATTRIBUITE DALLA LEGGE E DALLO STATUTO. 03. LA GIUNTA, IN PARTICOLARE NELL'ESERCIZIO DI ATTRIBUZIONE DI GOVERNO: A) PROPONE AL CONSIGLIO I REGOLAMENTI; B) APPROVA PROGETTI, PROGRAMMI ESECUTIVI, DISEGNI ATTUATIVI DEI PROGRAMMI E TUTTI I PROVVEDIMENTI CHE COMPORTANO IMPEGNI DI SPESA SUGLI STANZIAMENTI DI BILANCIO, CHE NON SIANO ATTRIBUITI AL SINDACO O AL SEGRETARIO; C) ELABORA LINEE DI INDIRIZZO E PREDISPONE DISEGNI E PROPOSTE DI PROVVEDIMENTI DA SOTTOPORRE ALLE DETERMINAZIONI DEL CONSIGLIO; D) ASSUME ATTIVITÀ' DI INIZIATIVA, D'IMPULSO E DI RACCORDO CON GLI ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE; E) NOMINA COMMISSIONI PER LE SELEZIONI PUBBLICHE QUALORA TALE ADEMPIMENTO NON SIA ATTRIBUITO AL SINDACO; F) ADOTTA PROVVEDIMENTI DI: ASSUNZIONE, CESSAZIONE E, SU PARERE DELLA APPOSITA COMMISSIONE, PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E DI SOSPENSIONE DALLE FUNZIONI DEL PERSONALE COMUNALE, NON RISERVATI AD ALTRI ORGANI; G) DISPONE L'ACCETTAZIONE O IL RIFIUTO DI LASCITI E DONAZIONI; H) AUTORIZZA IL SINDACO A STARE IN GIUDIZIO COME ATTORE O CONVENUTO ED APPROVA TRANSAZIONI; I) FISSA LA DATA DI CONVOCAZIONE DEI COMIZI PER I REFERENDUM CONSULTIVI E COSTITUISCE L'UFFICIO COMUNALE PER LE ELEZIONI CUI E' RIMESSO L'ACCERTAMENTO DELLA REGOLARITÀ' DEL PROCEDIMENTO; L) ESERCITA FUNZIONI DELEGATE DALLO STATO, REGIONE E PROVINCIA QUANDO NON ESPRESSAMENTE ATTRIBUITE DALLA LEGGE E DALLO STATUTO AD ALTRO ORGANO; M) APPROVA GLI ACCORDI DI CONTRATTAZIONE DECENTRATA FATTA SALVA LA MATERIA RISERVATA ALLA NORMATIVA DEL CONSIGLIO; N) RIFERISCE ANNUALMENTE AL CONSIGLIO SULLE PROPRIE ATTIVITÀ' E SULL'ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI; O) DELIBERA LO STORNO DI FONDI. 04. LA GIUNTA, ALTRESÌ', NELL'ESERCIZIO DI ATTRIBUZIONI ORGANIZZATORI E: A) DECIDE IN ORDINE A CONTROVERSIE DI COMPETENZE FUNZIONALI CHE SORGESSERO TRA GLI ORGANI GESTIONALI DELL'ENTE; B) FISSA, AI SENSI DEL REGOLAMENTO E DEGLI ACCORDI DECENTRATI, I PARAMETRI, GLI STANDARDS ED I CARICHI FUNZIONALI DI LAVORO PER MISURARE LA PRODUTTIVITÀ' DELL'APPARATO, SENTITO IL SEGRETARIO COMUNALE; C) DETERMINA I MISURATORI ED I MODELLI DI RILEVAZIONE DEL CONTROLLO INTERNO DI GESTIONE SE DELIBERATO DAL CONSIGLIO, SENTITO IL REVISORE DEL CONTO.
ART. 28 01. IL CONSIGLIO COMUNALE SI RIUNISCE VALIDAMENTE CON LA PRESENZA DELLA META' DEI CONSIGLIERI ASSEGNATI, SALVO CHE SIA RICHIESTA UNA MAGGIORANZA SPECIALE. 02. QUALORA LA SEDUTA DEL CONSIGLIO NON POSSA AVER LUOGO PER LA MANCANZA DEL NUMERO LEGALE NE E' STESO VERBALE NEL QUALE DEVONO RISULTARE I NOMI DEGLI INTERVENUTI. 03. NELLA SEDUTA DI SECONDA CONVOCAZIONE E' SUFFICIENTE, PER LA VALIDITÀ' DELL'ADUNANZA, L'INTERVENTO DI ALMENO QUATTRO CONSIGLIERI. 04. IL CONSIGLIO PUÒ' DELIBERARE, IN SEDUTA DI SECONDA CONVOCAZIONE, SU PROPOSTE NON COMPRESE NELL'ORDINE DEL GIORNO DELLA SEDUTA DI PRIMA CONVOCAZIONE, OVE NE SIA STATO DATO AVVISO AI CONSIGLIERI 24 ORE PRIMA DELLA SEDUTA NEI MODI E TERMINI STABILITI DALL' ARTT. 15 DEL PRESENTE STATUTO. , 05. NON CONCORRONO A DETERMINARE IL QUORUM NECESSARIO PER LA VALIDITÀ' DELL'ADUNANZA: A) I CONSIGLIERI TENUTI AD ALLONTANARSI OBBLIGATORIAMENTE; B) COLORO CHE ESCONO DALLA SALA PRIMA DELLA VOTAZIONE. 06. LE SEDUTE DELLA GIUNTA SONO VALIDE QUANDO AD ESSE PARTECIPANO IL PRESIDENTE E LA META' DEI COMPONENTI ASSEGNATI. 07. TUTTE LE DELIBERAZIONI DEGLI ORGANI COLLEGIALI SONO ASSUNTE CON VOTAZIONE PALESE. SONO DA ASSUMERE A SCRUTINIO SEGRETO LE DELIBERAZIONI CONCERNENTI PERSONE, QUANDO VENGA ESERCITATA UNA FACOLTÀ' DISCREZIONALE FONDATA SULL'APPREZZAMENTO DELLE QUALITÀ' SOGGETTIVE DI UNA PERSONA. TUTTE LE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO SONO SOTTOPOSTE A VOTO SEGRETO QUALORA NE FACCIANO RICHIESTA LA META' DEI CONSIGLIERI PRESENTI. 08. L'ISTRUTTORIA E LA DOCUMENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI DELIBERAZIONE, IL DEPOSITO DEGLI ATTI E LA VERBALIZZAZIONE DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO E DELLA GIUNTA SONO CURATE DAL SEGRETARIO COMUNALE, SECONDO LE MODALITÀ' E I TERMINI STABILITI DAL REGOLAMENTO. IL SEGRETARIO COMUNALE NON PARTECIPA ALLE SEDUTE, QUANDO SI TROVA IN UNO DEI CASI DI INCOMPATIBILITÀ'. IN TAL CASO E' SOSTITUITO IN VIA TEMPORANEA DA UN COMPONENTE DEL COLLEGIO NOMINATO DAL PRESIDENTE. 09.1 VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO E DELLA GIUNTA SONO FIRMATI DAL PRESIDENTE. DAL SEGRETARIO E DAL COMPONENTE ANZIANO FRA I PRESENTI. I VERBALI STESSI SONO LETTI ED APPROVATI NELLA SEDUTA SUCCESSIVA, SALVO CHE IL CONSIGLIO NON LI DIA PER LETTI ED APPROVATI. 10. L'ESAME DELLE PROPOSTE DI DELIBERAZIONE E DEGLI EMENDAMENTI CHE INCIDONO IN MODO SOSTANZIALE SULLE STESSE, E' SUBORDINATO ALL'ACQUISIZIONE DEI PARERI PREVISTI DALLA LEGGE, IN OSSERVANZA DEL PRINCIPIO DEL "GIUSTO PROCEDIMENTO". 11. AI SENSI DEL PRESENTE STATUTO SI INTENDE PER "GIUSTO PROCEDIMENTO" QUELLO PER CUI L'EMANAZIONE DEL PROVVEDIMENTO SIA SUBORDINATO ALLA PREVENTIVA ISTRUTTORIA CORREDATA DAI PARERI TECNICI. CONTABILI E DI LEGITTIMITÀ'. 12. QUANDO IL CONSIGLIO DEVE DESIGNARE PROPRI RAPPRESENTANTI PRESSO ALTRI ENTI, ORGANI, SOCIETÀ', ASSOCIAZIONI, CONSORZI, LE PROPOSTE DI DESIGNAZIONE DEVONO ESSERE PRESENTATE PRIMA DELLA VOTAZIONE.
ART. 29 01. NESSUNA DELIBERAZIONE E' VALIDA SE NON OTTIENE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI VOTI SUI VOTANTI, FATTI SALVI I CASI IN CUI SIA RICHIESTA UNA MAGGIORANZA QUALIFICATA O SPECIALE PREVISTA ESPRESSAMENTE DALLE LEGGI E DALLO STATUTO. 02. NON SI CONSIDERANO VOTANTI: A) COLORO CHE DICHIARANO DI ASTENERSI DALLA VOTAZIONE, SIA NEL CASO DI VOTO PALESE CHE SEGRETO. IN QUESTO ULTIMO CASO NON VIENE CONSEGNATA LA SCHEDA; B) COLORO CHE SI ALLONTANANO DALLA SALA PRIMA DELLA VOTAZIONE.
ART. 30 01. IL SINDACO E' IL CAPO DEL GOVERNO LOCALE ED UFFICIALE DI GOVERNO. IN TALE VESTE ESERCITA TUTTE LE FUNZIONI ED I POTERI CHE GLI SONO ATTRIBUITI DALLE LEGGI, DAL PRESENTE STATUTO E DAI REGOLAMENTI. 02. LA LEGGE DISCIPLINA LE MODALITÀ' PER L'ELEZIONE, I CASI DI INCOMPATIBILITÀ' E DI INELEGGIBILITÀ' ALL'UFFICIO DI SINDACO, IL SUO STATUS E LE CAUSE DI CESSAZIONE DALLA CARICA. ATTRIBUZIONI DI AMMINISTRAZIONE 01. IL SINDACO; A) HA LA RAPPRESENTANZA GENERALE DELL'ENTE; B) HA LA DIREZIONE UNITARIA ED IL COORDINAMENTO DELL'ATTIVITÀ' POLITICO-AMMINISTRATIVA DEL COMUNE; C) COORDINA L'ATTIVITÀ' DEI SINGOLI ASSESSORI; D) PUÒ' SOSPENDERE L'ADOZIONE DI ATTI SPECIFICI CONCERNENTI L'ATTIVITÀ' AMMINISTRATIVA DEI SINGOLI ASSESSORI PER SOTTOPORLI ALL'ESAME DELLA GIUNTA; E) IMPARTISCE DIRETTIVA AL SEGRETARIO COMUNALE IN ORDINE AGLI INDIRIZZI FUNZIONALI E DI VIGILANZA SULL'INTERA GESTIONE AMMINISTRATIVA DI TUTTI GLI UFFICI E SERVIZI; F) HA FACOLTÀ' DI DELEGA; G) PROMUOVE ED ASSUME INIZIATIVE PER CONCLUDERE ACCORDI DI PROGRAMMA CON TUTTI I SOGGETTI PUBBLICI PREVISTI DALLA LEGGE, SENTITO IL CONSIGLIO; H) CONVOCA I COMIZI PER I REFERENDUM PREVISTI DAL PRESENTE STATUTO; I) ADOTTA ORDINANZE ORDINARIE; E) RILASCIA LE AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI, DI POLIZIA AMMINISTRATIVA E LE CONCESSIONI EDILIZIE; M) EMETTE PROVVEDIMENTI IN MATERIA DI OCCUPAZIONE D'URGENZA. ESPROPRI. CHE LA LEGGE, GENERICAMENTE, ASSEGNA ALLA COMPETENZA DEL COMUNE; N) ASSEGNA GLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA; O) ADOTTA I PROVVEDIMENTI CONCERNENTI IL PERSONALE NON ASSEGNATI DALLA LEGGE, DAL PRESENTE STATUTO E DAL REGOLAMENTO ALLE ATTRIBUZIONI DI ALTRI ORGANI; P) DETERMINA GLI ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI, SERVIZI E DEGLI ESERCIZI COMUNALI; Q) FA PERVENIRE ALL'UFFICIO DEL SEGRETARIO COMUNALE L'ATTO DI DIMISSIONE PERCHE' IL CONSIGLIO COMUNALE PRENDA ATTO DELLA DECADENZA DELLA GIUNTA.
ART. 32 01. IL SINDACO: A) CONVOCA IL CONSIGLIO COMUNALE LA GIUNTA E PRESIEDE LE SEDUTE; B) ESERCITA I POTERI DI POLIZIA NELLE ADUNANZE CONSILIARI E NEGLI ORGANISMI PUBBLICI DI PARTECIPAZIONE POPOLARE CHE PRESIEDE NEI LIMITI PREVISTI DALLA LEGGE; C) HA POTERE DI DELEGA GENERALE O PARZIALE DELLE SUE COMPETENZE ED ATTRIBUZIONI AD UNO O PIÙ' ASSESSORI E/O A CONSIGLIERI COMUNALI. HA POTERE DI DELEGARE AL SEGRETARIO COMUNALE E/O DIPENDENTI COMUNALI LA SOTTOSCRIZIONE DI PARTICOLARI SPECIFICI ATTI NON RIENTRANTI NELLE ATTRIBUZIONI DELEGATE AD ASSESSORI; D) RICEVE LE INTERROGAZIONI E LE MOZIONI DA SOTTOPORRE AL CONSIGLIO; E) SVOLGE IN MATERIA DI PUBBLICA SICUREZZA E DI POLIZIA GIUDIZIARIA LE FUNZIONI AFFIDATEGLI DALLA LEGGE; VIGILA SU TUTTO QUANTO POSSA INTERESSARE LA SICUREZZA E L'ORDINE PUBBLICO; F) ADEMPIE ALLE ALTRE ATTRIBUZIONI CONFERITEGLI DAL PRESENTE STATUTO E DALLE LEGGI E SOVRAINTENDE ALL'ESPLETAMENTO DELLE FUNZIONI STATALI E REGIONALI ATTRIBUITE O DELEGATE AL COMUNE. 02. LE DELEGHE DI CUI AL PRESENTE ARTICOLO CONSERVANO EFFICACIA SINO ALLA REVOCA.
ART. 33 01. IL SINDACO. QUALE UFFICIALE DI GOVERNO, ADOTTA, CON ATTO MOTIVATO E NEL RISPETTO DEI PRINCIPI GENERALI DELL'ORDINAMENTO GIURIDICO, PROVVEDIMENTI CONTINGIBILI ED URGENTI IN MATERIA DI SANITÀ' ED IGIENE, EDILIZIA E POLIZIA LOCALE AL FINE DI PREVENIRE ED ELIMINARE GRAVI PERICOLI ALL'INCOLUMITÀ' DEI CITTADINI. 02. PER L'ESECUZIONE DEI RELATIVI ORDINI IL SINDACO PUÒ' RICHIEDERE AL PREFETTO, OVE OCCORRA. L'ASSISTENZA DELLA FORZA PUBBLICA. ATTRIBUZIONI DI VIGILANZA 01. IL SINDACO: A) ACQUISISCE DIRETTAMENTE PRESSO TUTTI GLI UFFICI E SERVIZI INFORMAZIONI ANCHE RISERVATE: B) PROMUOVE DIRETTAMENTE O AVVALENDOSI DEL SEGRETARIO COMUNALE INDAGINI E VERIFICHE AMMINISTRATIVE SULL'INTERA ATTIVITÀ' DEL COMUNE; C) COMPIE GLI ATTI CONSERVATIVI DEI DIRITTI DEL COMUNE; D) PUÒ' DISPORRE L'ACQUISIZIONE DI ATTI, DOCUMENTI ED INFORMAZIONI PRESSO LE AZIENDE SPECIALI, LE ISTITUZIONI E LE SOCIETÀ' PER AZIONI APPARTENENTI ALL'ENTE, TRAMITE I RAPPRESENTANTI LEGALI DELLE STESSE E NE INFORMA IL CONSIGLIO COMUNALE; E) PROMUOVE ED ASSUME INIZIATIVE ATTE AD ASSICURARE CHE GLI UFFICI, SERVIZI, AZIENDE SPECIALI, ISTITUZIONI E SOCIETÀ' APPARTENENTI AL COMUNE, SVOLGANO LA LORO ATTIVITÀ' SECONDO GLI OBIETTIVI INDICATI DAL CONSIGLIO IN COERENZA CON GLI INDIRIZZI ATTUATIVI ESPRESSI DALLA GIUNTA.
ART. 35 01. IL VICE SINDACO E' L'ASSESSORE CHE A TALE FUNZIONE VIENE DESIGNATO NEL DOCUMENTO PROGRAMMATICO. IL VICE SINDACO HA DELEGA GENERALE DI TUTTE LE FUNZIONI DEL SINDACO IN CASO DI ASSENZA O IMPEDIMENTO DELLO STESSO. 02. GLI ASSESSORI, IN CASO DI ASSENZA O IMPEDIMENTO DEL VICE SINDACO ESERCITANO LE FUNZIONI SOSTITUTIVE DEL SINDACO SECONDO L'ORDINE DI ANZIANITÀ' DATA L'ETÀ'. TITOLO 02 ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI UFFICI E PERSONALE 01. LA STRUTTURA COMUNALE SI SUDDIVIDE IN SETTORI, SERVIZI, UNITA' OPERATIVE SEMPLICI E COMPLESSE. 02. LE UNITA' OPERATIVE POSSONO ESSERE PERMANENTI O DI SUPPORTO AL RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVI SPECIFICI. 03. LE UNITA' DI SUPPORTO HANNO COMPETENZE NEL: - FORNIRE PARERI ED INFORMAZIONI SPECIALISTICHE; - STUDI SETTORIALI ED INTERSETTORIALI, RILEVAZIONE E CONTROLLI; - APPRONTARE PIANI E PROGRAMMI SPECIFICI. LE UNITA' PERMANENTI SONO UNITA' FISSE, INSERITE STABILMENTE NELLA STRUTTURA BUROCRATICA DELL'ENTE. 04. L'ORGANIZZAZIONE, IL NUMERO DELLE UNITA', LA LORO COMPETENZA E LA DOTAZIONE ORGANICA DEL PERSONALE, LE QUALIFICHE SONO DETERMINATE DAL REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE SECONDO I PRINCIPI DI EFFICIENZA, EFFICACIA, PRODUTTIVITÀ', AUTONOMIA, FUNZIONALITÀ'ED ECONOMICITÀ' DI GESTIONE. 05. LA RISPONDENZA DELLA STRUTTURA COMUNALE ALLE MUTATE SITUAZIONI DI FATTO E DI DIRITTO VIENE ASSICURATA DALLA PERIODICA RISTRUTTURAZIONE E RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI, DEI SERVIZI, DELLA PIANTA ORGANICA E DEL CONSEGUENTE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE.
ART. 37 01. AI DIRIGENTI DEI SERVIZI SPETTANO TUTTI GLI ATTI DI INIZIATIVA, DI CERTIFICAZIONE, LE ATTIVITÀ' DI STUDIO E DI ISTRUTTORIA ED OGNI ALTRO PROVVEDIMENTO PROCEDIMENTALE NONCHÉ' L'ADOZIONE DEI PROVVEDIMENTI FINALI E QUELLI CHE IMPEGNANO L'ENTE VERSO L'ESTERNO, NON ESPRESSAMENTE RISERVATI DALLA LEGGE O DALLO STATUTO AGLI ORGANI ELETTIVI DELL'ENTE. 02. IL REGOLAMENTO ORGANICO CONTERRA' NORME ORGANIZZATORIE RISPETTOSE DELL'AUTONOMIA GESTIONALE DEI DIRIGENTI DEI SERVIZI E NORME CHE CONSENTANO LA MODULARIETA' DELLA ORGANIZZAZIONE DELLE SINGOLE AREE E SETTORI IN RELAZIONE AI SINGOLI OBIETTIVI REALIZZATIVI DEI PROGRAMMI DELIBERATI DAGLI ORGANI ELETTIVI. 03.1 REGOLAMENTI DI CONTABILITA' E DEI CONTRATTI DETTERANNO LE NORME ORGANIZZATIVE E PROCEDIMENTALl. 04. LE COMMISSIONI DI GARA E DI CONCORSO SONO PRESIEDUTE DA UN RESPONSABILE DI SETTORE DESIGNATO DAL SINDACO CON L'ASSISTENZA DI UN FUNZIONARIO COMUNALE CON QUALIFICA NON INFERIORE ALL'ATTUALE SESTA PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI SEGRETARIO, DESIGNATO DAL SINDACO. 05. GLI ATTI FINALI DELLE GARE E DEI CONCORSI SONO OGGETTI DI APPROVAZIONE DA PARTE DELLA GIUNTA COMUNALE; SUCCESSIVAMENTE ALL'APPROVAZIONE DEGLI ATTI DI GARA O DI CONCORSO IL RESPONSABILE DEL SETTORE COMPETENTE PREVEDE ALLA STIPULA DEI RELATIVI CONTRATTI. 06. LA DIREZIONE DI AREA FUNZIONALE AI SENSI DEL 06 COMMA, ARTT. 51 , L.142/90 PUÒ' ESSERE CONFERITA CON INCARICO A TEMPO DETERMINATO DALLA GIUNTA NON OLTRE IL TERMINE DELLA CONSILIATURA. 07. PER OBIETTIVI DETERMINATI LA GIUNTA PUÒ', ALTRESÌ', CONFERIRE CON CONVENZIONI A TERMINE INCARICHI DI COLLABORAZIONE ESTERNA AD ALTRO CONTENUTO DI PROFESSIONALITÀ. 08. LE FUNZIONI VICARIE DEL SEGRETARIO, PER COADIUVARLO O SOSTITUIRLO NEI CASI DI VACANZA, ASSENZA O IMPEDIMENTO SONO SVOLTE DAL VICE SEGRETARIO IN SERVIZIO TITOLARE DEL POSTO PRESENTE NELLA VIGENTE PIANTA ORGANICA DELL'ENTE. CORSI DI QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE 01. IL COMUNE, AL FINE DI DARE MAGGIORE RISPONDENZA ALLE ESIGENZE DEGLI UTENTI E DI RENDERE GRATIFICANTE IL LAVORO DEI PROPRI DIPENDENTI, ORGANIZZA CORSI DI AGGIORNAMENTO, QUALIFICAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DEL PERSONALE. ATTRIBUZIONI GESTIONALI 01.1 POTERI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO SPETTANO AGLI ORGANI POLITICO-ISTITUZIONALE ELETTIVI MENTRE LA GESTIONE AMMINISTRATIVA E' ATTRIBUITA AI DIRIGENTI. 02. SONO DIRIGENTI I DIPENDENTI INQUADRATI NELLA QUALIFICA APICALE DELL'ENTE. 03.1 DIRIGENTI SONO RESPONSABILI DELLA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELL'ENTE, DELLA RELATIVA CORRETTEZZA AMMINISTRATIVA E DELL'EFFICIENZA DELLA GESTIONE. 04. SPETTA AL REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE PREVEDERE LA NORMATIVA SPECIFICA E DI DETTAGLIO.
DIRITTO DI ACCESSO E DI INFORMAZIONE 02. SONO SOTTRATTI AL DIRITTO DI ACCESSO GLI ATTI CHE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE DICHIARANO RISERVATI O SOTTOPOSTI A LIMITI DI DIVULGAZIONE E QUELLI ESPLICITAMENTE INDIVIDUATI DAL REGOLAMENTO. 03. IL COMUNE, PER GARANTIRE IL MASSIMO DI CONOSCENZA DEGLI ATTI, LA TRASPARENZA E LA CONTROLLABILITA' DELLA PROPRIA AZIONE, RENDE PUBBLICI CON I MEZZI RITENUTI PIÙ' IDONEI: A) IL BILANCIO DI PREVISIONE ED IL CONTO CONSUNTIVO; B) I CRITERI E LE MODALITÀ' PER LA CONCESSIONE DELLE SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI ED ALTRI INCENTIVI DI QUALSIASI GENERE A PERSONE, ENTI, ISTITUZIONI; C) I CRITERI E LE MODALITÀ' DEGLI APPALTI DI OPERE PUBBLICHE ED I FORNITORI DI BENI E SERVIZI; D) I CRITERI DI ASSUNZIONE TEMPORANEA DI PERSONALE ED I BANDI DI CONCORSO. 04. IL REGOLAMENTO DI ACCESSO AGLI ATTI INDIVIDUA FRA L'ALTRO LE MODALITÀ' ED I TERMINI PER LA DOTAZIONE DI APPOSITI CARTELLINI DI RICONOSCIMENTO AL PERSONALE DIPENDENTE E LA COSTITUZIONE DI UN APPOSITO UFFICIO DEPUTATO A FORNIRE INFORMAZIONI. INTERVENTI NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO 01.I CITTADINI E I SOGGETTI PORTATORI DI INTERESSI COINVOLTI IN UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO, HANNO FACOLTÀ' DI INTERVENIRVI, TRANNE PER I CASI ESPRESSAMENTE ESCLUSI DALLA LEGGE E DAI REGOLAMENTI COMUNALI. 02. LA RAPPRESENTANZA DEGLI INTERESSI DA TUTELARE PUÒ' AVVENIRE AD OPERA SIA DEI SOGGETTI SINGOLI CHE DI SOGGETTI COLLETTIVI RAPPRESENTATIVI DI INTERESSI SUPERINDIVIDUALI. 03. IL REGOLAMENTO STABILISCE QUALI SIANO I SOGGETTI CUI LE DIVERSE CATEGORIE DI ATTI DEBBANO ESSERE INVIATI. NONCHÉ' I DIPENDENTI RESPONSABILI DEI RELATIVI PROCEDIMENTI OVVERO I MECCANISMI DI INDIVIDUAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO. 04. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, CONTESTUALMENTE ALL'INIZIO DELLO STESSO DEVE DARNE INFORMAZIONE AGLI INTERESSATI ANCHE A MEZZO DI PUBBLICAZIONE ALL'ALBO PRETORIO DEL COMUNE O CON ALTRI MEZZI CHE GARANTISCANO COMUNQUE FORME DI IDONEA PUBBLICIZZAZIONE E INFORMAZIONE. 05. GLI AVENTI DIRITTO, ENTRO 30 GIORNI DALLA COMUNICAZIONE PERSONALE O DALLA PUBBLICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO, POSSONO PRESENTARE ISTANZE, MEMORIE SCRITTE, PROPOSTE E DOCUMENTI PERTINENTI ALL'OGGETTO DEL PROCEDIMENTO. 06. IL PERSONALE DELL'ISTRUTTORIA, ENTRO 20 GIORNI DALLA RICEZIONE DELLE RICHIESTE DI CUI AL PRECEDENTE COMMA 05 , DEVE PRONUNCIARSI SULL'ACCOGLIMENTO O MENO E RIMETTERE LE SUE CONCLUSIONI ALL'ORGANO COMUNALE COMPETENTE ALL'EMANAZIONE DEL PROVVEDIMENTO FINALE. 07. IL MANCATO O PARZIALE ACCOGLIMENTO DELLE RICHIESTE E DELLE SOLLECITAZIONI PERVENUTE DEVE ESSERE ADEGUATAMENTE MOTIVATO NELLAPREMESSA DELL'ATTO E PUÒ' ESSERE PRECEDUTO DAL CONTRADDITTORIO ORALE. 08. SE L'INTERVENTO PARTECIPATI VO NON CONCERNE L'EMANAZIONE DI UN PROVVEDIMENTO, L'AMMINISTRAZIONE DEVE IN OGNI CASO ESPRIMERE PER ISCRITTO, ENTRO 30 GIORNI, LE PROPRIE VALUTAZIONI SULL'ISTANZA, LA PETIZIONE E LA PROPOSTA. 09. I SOGGETTI DI CUI AL COMMA 01 HANNO ALTRESÌ' DIRITTO A PRENDERE VISIONE DI TUTTI GLI ATTI DEL PROCEDIMENTO, SALVO QUELLI CHE IL REGOLAMENTO SOTTRAE ALL'ACCESSO. 10. LA GIUNTA POTRÀ' CONCLUDERE ACCORDI CON I SOGGETTI INTERVENUTI PER DETERMINARE IL CONTENUTO DISCREZIONALE DEL PROVVEDIMENTO. TITOLO 03 REFERENDUM 01. IN TUTTE LE MATERIE DI ESCLUSIVA COMPETENZA COMUNALE POSSONO ESSERE INDETTI REFERENDUM CONSULTIVI, CON ESCLUSIONE DI QUELLI RIGUARDANTI TRIBUTI, TARIFFE, STRUMENTI URBANISTICI, BILANCIO, MUTUI, STRUTTURE FINALIZZATE ALLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI, ATTIVITÀ' AMMINISTRATIVE VINCOLATE DA LEGGI STATALI E/O REGIONALI E SU QUESITI CHE SONO STATI GIÀ' OGGETTO DI REFERENDUM NEGLI ULTIMI 03 ANNI. 02.1 SOGGETTI ABILITATI A PROMUOVERE I REFERENDUM SONO: A) IL 20% DEL CORPO ELETTORALE; B) IL CONSIGLIO COMUNALE; C) I CONSIGLI DI FRAZIONE PURCHÉ' DELIBERINO IN SEDUTA COMUNE CON LA MAGGIORANZA DEI DUE TERZI DEI CONSIGLIERI ASSEGNATI. 03. LA RICHIESTA DI REFERENDUM E' PRESENTATA AL SINDACO CHE NE INFORMA IL CONSIGLIO COMUNALE, IL QUALE SI PRONUNCIA SULLA AMMISSIBILITÀ' ANCHE IN RELAZIONE AGLI IMPEGNI ASSUNTI VERSO TERZI. IL SINDACO ENTRO I 120 GIORNI SUCCESSIVI INDICE LA CONSULTAZIONE ALLA QUALE HANNO DIRITTO DI PARTECIPARE TUTTI GLI ELETTORI DEL COMUNE. 04. LA PROCEDURA DI RACCOLTA DELLE FIRME DEVE ESSERE CONFORME A QUELLA PREVISTA PER I REFERENDUM NAZIONALI. 05. NON SARÀ' COMUNQUE CONSENTITA PIÙ' DI UNA CONSULTAZIONE REFERENDARIA ALL'ANNO. NEL CASO IN CUI 1 REFERENDUM SIANO PIÙ DI UNO SI RAGGRUPPERANNO IN UN'UNICA CONSULTAZIONE DA TENERSI NELL'ANNO IN CORSO. LA CONSULTAZIONE NON POTRÀ- COMUNQUE RIGUARDARE PILT DI CINQUE REFERENDUM CONTEMPORANEAMENTE. 06. IL REFERENDUM E' VALIDO SE PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE IL 50% + 01 DEGLI AVENTI DIRITTO. 07. ENTRO 60 GIORNI DALLA DATA DI PROCLAMAZIONE DEL RISULTATO DA PARTE DEL SINDACO, DEVONO ESSERE DELIBERATI GLI ATTI CONSEGUENTI O IL CONSIGLIO, MOTIVA, A MAGGIORANZA DEI DUE TERZI DEI SUOI COMPONENTI, IL MANCATO RECEPIMENTO DELLE INDICAZIONI REFERENDARIE, QUANDO SI TRATTA DI REFERENDUM CONSULTIVO O PROPOSITIVO. 08. IL REFERENDUM NON SI SVOLGE SE PRIMA DELLA CONSULTAZIONE LE RICHIESTE OGGETTO DELLA CONSULTAZIONE REFERENDARIA VENGONO ACCOLTE. CONSIGLI DI FRAZIONE 01. IL COMUNE PROMUOVE E TUTELA LA PARTECIPAZIONE ASSOCIATA DEI CITTADINI ALL'ATTIVITÀ' DELL'AMMINISTRAZIONE. 02. A QUESTO FINE IN CONFORMITÀ' ALLA PARTICOLARE ARTICOLAZIONE DEL COMUNE, POSSONO ESSERE ISTITUITI I COMITATI DI FRAZIONE NEI CENTRI DI DIPIGNANO, TESSANO E LAURIGNANO. 03. CON APPOSITO REGOLAMENTO DA EMANARE ENTRO 09 MESI DALL'APPROVAZIONE DELLO STATUTO, IL CONSIGLIO COMUNALE DETERMINERÀ LA COMPOSIZIONE, LA MODALITÀ' DI ELEZIONE O NOMINA, 1 POTERI, IL FUNZIONAMENTO E LA DURATA. CONSULTE 01. CON ATTO DELIBERATIVO DEL CONSIGLIO COMUNALE SONO ISTITUITE: A) LA CONSULTA FEMMINILE; B) LA CONSULTA GIOVANILE; C) LA CONSULTA DEGLI ANZIANI; D) LA CONSULTA AMBIENTALE. 02. LE CONSULTE SONO COMPOSTE DA NON PIÙ' DI 20 MÈMBRI CIASCUNA ED ELEGGONO NEL LORO SENO UN PRESIDENTE CON LE STESSE MODALITÀ PREVISTE PER L'ELEZIONE DEL SINDACO. 03. UNA COMMISSIONE CONSILIARE APPOSITAMENTE COSTITUITA, SULLA BASE DI SEGNALAZIONE ED INDICAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI PRESENTI NEL TERRITORIO, DEI PARTITI POLITICI, DELLE OO.SS. PROVINCIALI, AVANZA UNA PROPOSTA DI COMPOSIZIONE DELLE CONSULTE AL CONSIGLIO COMUNALE, CHE DECIDE A MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI CONSIGLIERI IN CARICA. 04. LE CONSULTE, PER QUANTO RIGUARDA I SETTORI DI RISPETTIVA COMPETENZA, COLLABORANO CON L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE ALLA QUALE POSSONO PROPORRE INIZIATIVE E DELIBERAZIONI IDONEE AD AFFRONTARE I PROBLEMI DELLE DONNE, DEI GIOVANI, DEGLI ANZIANI E DELL'AMBIENTE. L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE HA L'OBBLIGO DI ASCOLTARE LE CONSULTE ALMENO UNA VOLTA ALL'ANNO, ALL'ATTO DELLA FORMAZIONE DEL BILANCIO E IN OGNI CASO IN CUI INTENDA ADOTTARE DECISIONI CHE INCIDANO SULLA CONDIZIONE DEI SOGGETTI RAPPRESENTATI NELLE CONSULTE. L'AMMINISTRAZIONE HA L'OBBLIGO, ALTRESÌ", DI DISCUTERE LE PROPOSTE AVANZATE DALLE CONSULTE ED ESPRIMERE ENTRO 60 GIORNI LA PROPRIA VALUTAZIONE PORTANDOLA A CONOSCENZA DEI PROPONENTI. 05. LE CONSULTE SONO ELETTE ENTRO 90 GIORNI DALL'APPROVAZIONE DEL PRESENTE STATUTO E, A REGIME, ENTRO 60 GIORNI DALLA FORMAZIONE DELLA GIUNTA. IL DIFENSORE CIVICO O! 11 DIFENSORE CIVICO E' NOMINATO DAL CONSIGLIO COMUNA1 .E ENTRO TRÉ MESI DAI A. APPROVAZIONE DEL PRESENTE STATUTO; NELLA PRIMA VOTAZIONE E' NECESSARIA LA UNANIMITÀ' DEI CONSIGLIERI PRESENTI. NE1.1.E SUCCESSIVE E' SUFFICIENTE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEG1.1 STESSI. RESTA IN CARICA 03 ANNI IN MODO DA ASSICURARE CONTINUITÀ' RAPPRESENTATIVA SU DUE DIVERSI QUINQUENNI AMMINISTRATIVI. ESERCITANDO LE SUE FUNZIONI FINO ALL'INSEDIAMENTO DEL SUCCESSORE 02 (/ELEZIONE DEL DIFENSORE CIVICO DEVE AVVENIRE TRA PERSONE CHE PER PREPARAZIONE ED ESPERIENZA DIANO AMPIA GARANZIA DI INDIPENDENZA E PROBITÀ', 03 II. DIFENSORE CIVICO- PRIMA DEL SUO INSEDIAMENTO PRESTA GIURAMENTO NELLE MANI DEI. SINDACO. IL DIFENSORE CIVICO SI IMPEGNA A SEGNALARE. SIA D! PROPRIA INIZIATIVA CHE SU SOLLECITAZIONE DI CITTADINI, Gì.I EVENTUALI ABUSI. DISFUNZIONI, CARENZE E RITARDI DEI.I. AMMINISTRAZIONE. INELEGGIBILI FA'. INCOMPATIBILITÀ' E DECADENZA ili NON PUÒ' ESSERE NOMINATO DIFENSORE CIVICO: A) CUI SI TROVA IN CONDIZIONI DI INELEGGIBILITÀ' ALLA CAR1C A Dì CONSIGLIERE COMUNA1, E: B) I PAREAMENTAR1. 1 CONSIGLIERI REGIONALI, PROVINCIALI E COMUNALI. I MÈMBRI DELLA COMUNITÀ' MONTANA E DELLA UNITA' SANI I ARIA LOCALI. DI CUI IL COMUNE FA PARTE; C) Gì I AMMINISTRATORI ED 1 DIPENDENTI DI ENTI, ISTITUTI ED AZIENDE PUBBLICHE O A PARTECIPAZIONE PUBBLICA LOCALE. NONCHÉ' GI.l AMMINISTRATORI DI ENTI, IMPRESE CHE ABBIANO RAPPORTI CONTRATTUALI CON I. AMMINISTRAZIONE COMUNALE O CHE COMUNQUE RICEVONO DA ESSA A OUAL SIASI TUOI.O. SOVVENZIONI E CONTRIBUTI; D) CHI ESERCITA QUALS1ASI ATTIVITÀ' DI LAVORO AUTONOMO O SUBORDINATO, NONCHÉ' QUALS1ASI ATTIVITÀ' PROFESSIONALE O COMMERCIALE CHE COSTITUISCA 1. OGGETTO DI RAPPORTI GIURIDICI IN ESSERE CON L AMMINISTRAZIONE COMUNALE; E) CHI HA ASCENDENTI O DISCENDENTI OVVERO PARENTI FINO Al- QUARTO GRADO E AFFINI FINO AL. SECONDO GRADO CHE SIANO AMM1NISTRATORE IL SEGRETARIO O DIPENDENTI DEL COMUNE; F) CHI HA PARTECIPATO AD ELEZIONI AMMINISTRATIVE NEL COMUNE NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI; G) CHI RICOPRE INCARICHI DI DIREZ10NE IN UN PARTITO POLITICO 02 11. DIFENSORE CIVICO DECADE PER LE STESSE CAUSE PER LE QUALI SI PERDE I.A QUA).ITA' DI CONSIGLIERE PER SOPRAVVENIENZA DI UNA DE1.1.E CAUSE DI INELEGGIBILITÀ' O INCOMPATIBILITÀ' INDICATE NEI COMMI PRECEDENTI LA DECADENZA E' PRONUNCIATA DAL CONSIGLIO COMUNALE. O'' II. DIFENSORE CIVICO NON PUÒ' ESSERE ELETTO PER PIÙ' DI DUL MANDATI CONSECUTIVI MEZZI E PREROGATIVE AL DIFENSORE CIVICO E' CORRISPOSTA UN'INDENNITÀ' MENSILE PARI A QUELLA DOVUTA AGLI ASSESSORI PER UN MASSIMO DI QUATTRO GETTONI MENSILI. RAPPORTI CON IL CONSIGLIO 01. IL DIFENSORE CIVICO PRESENTA, ENTRO IL MESE DI MARZO, LA RELAZIONE SULL'ATTIVITÀ' SVOLTA NELL'ANNO PRECEDENTE, INDICANDO LE DISFUNZIONI RISCONTRATE, SUGGERENDO RIMEDI PER LA LORO ELIMINAZIONE E FORMULANDO PROPOSTE TESE A MIGLIORARE IL BUON ANDAMENTO E L-IMPARZIALITÀ' DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA. 02. LA RELAZIONE VIENE DISCUSSA DAL CONSIGLIO ENTRO IL MESE SUCCESSIVO. 03. IN CASI DI PARTICOLARE IMPORTANZA O COMUNQUE MERITEVOLI DI URGENTE SEGNALAZIONE, IL DIFENSORE PUÒ' CHIEDERE AL SINDACO DI FARNE RELAZIONE VERBALE AL CONSIGLIO. 04. LA MANCATA PRESENTAZIONE DELLA RELAZIONE ANNUALE E' CAUSA DI DECADENZA DALLA CARICA. INDENNITÀ' DI FUNZIONE 01 AL DIFENSORE CIVICO E’ RICONOSCIUTA UNA INDENNITA’ MENSILE PARI A QUELLA DOVUTA AGLI ASSESSORI PER UN MASSIMO DI QUATTRO GETTONI MENSILI PETIZIONI 01. TUTTI I CITTADINI POSSONO RIVOLGERSI, IN FORMA COLLETTIVA, AGLI ORGANI DELL'AMMINISTRAZIONE PER SOLLECITARNE L'INTERVENTO SU QUESTIONI DI INTERESSE GENERALE O PER ESPORRE COMUNI NECESSITA'. 02. LA PETIZIONE DEVE ESSERE ESAMINATA DALL'ORGANO COMPETENTE ENTRO GIORNI 30 ( TRENTA ) DALLA PRESENTAZIONE. 03. SE IL TERMINE PREVISTO AL COMMA SECONDO NON E' RISPETTATO CIASCUN CONSIGLIERE PUÒ' SOLLEVARE LA QUESTIONE IN CONSIGLIO, CHIEDENDO RAGIONE AL SINDACO DEL RITARDO O PROVOCANDO UNA DISCUSSIONE SUL CONTENUTO DELLA PETIZIONE. IL SINDACO E' COMUNQUE TENUTO A PORRE LA PETIZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO DELLA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO. 04. LA PROCEDURA SI CHIUDE IN OGNI CASO CON UN PROVVEDIMENTO ESPRESSO DI CUI E' GARANTITA AL SOGGETTO PROPONENTE LA COMUNICAZIONE. DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE 01. LO STATUTO AVRÀ' UN PERIODO DI SPERIMENTAZIONE PARI A DUE ANNI, DURANTE DETTO PERIODO LA COMMISSIONE CHE HA CURATO LA STESURA DELLO STATUTO RIMARRA' IN CARICA COME OSSERVATORIO PERMANENTE. MODIFICAZIONE E ABROGAZIONE DELLO STATUTO 01. LE MODIFICAZIONI SOPPRESSIVE, AGGIUNTIVE E SOSTITUTIVE E L'ABROGAZIONE TOTALE O PARZIALE DELLO STATUTO SONO DELIBERATE DAL CONSIGLIO COMUNALE CON LA PROCEDURA DI CUI ALL' ART. 04 COMMA 03 DELLA LEGGE 08.06.90 N. 142 . 02. LA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI ABROGAZIONE TOTALE DELLO STATUTO DEVE ESSERE ACCOMPAGNATA DALLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI UN NUOVO STATUTO IN SOSTITUZIONE DEL PRECEDENTE. 03. L'APPROVAZIONE DELLA DELIBERAZIONE DI ABROGAZIONE TOTALE DELLO STATUTO COMPORTA L'APPROVAZIONE DEL NUOVO. ADOZIONE DEI REGOLAMENTI 01,1 REGOLAMENTI PREVISTI DAL PRESENTE STATUTO, ESCLUSO QUELLO DI CONTABILITA' E QUELLO PER LA DISCIPLINA DEI CONTRATTI, SONO DELIBERATI ENTRO UN ANNO DALLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DEL PRESENTE STATUTO. 01. L'UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO HA SEDE PRESSO IDONEI LOCALI MESSI A DISPOSIZIONE DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DOTATI DI ATTREZZATURE E DI QUANT ALTRO NECESSARIO PER IL BUON FUNZIONAMENTO DELL'UFFICIO STESSO. 02. IL DIFENSORE CIVICO PUÒ' INTERVENIRE, SU RICHIESTA DI CITTADINI SINGOLI O ASSOCIATI O DI PROPRIA INIZIATIVA, PRESSO L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, LE AZIENDE SPECIALI, LE ISTITUZIONI, I CONCESSIONARI DI SERVIZI, LE SOCIETÀ' CHE GESTISCONO SERVIZI PUBBLICI NELL'AMBITO DEL TERRITORIO COMUNALE, PER ACCERTARE CHE IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO ABBIA REGOLARE CORSO E CHE GLI ATTI SIANO CORRETTAMENTE E TEMPESTIVAMENTE EMANATI. 03. A TAL FINE PUÒ' INVITARE IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO INTERESSATO E RICHIEDERE DOCUMENTI, NOTIZIE, CHIARIMENTI SENZA CHE POSSA ESSERGLI OPPOSTO IL SEGRETO D'UFFICIO SALVO CHE PER I CASI PREVISTI DALLA LEGGE. 04. PUÒ-, ALTRESÌ', PROPORRE AGLI AMMINISTRATORI E/O AI RESPONSABILI DEGLI UFFICI DI ESAMINARE CONGIUNTAMENTE LA PRATICA ENTRO TERMINI PREFISSATI. 05. ACQUISITE TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI, RASSEGNA PER ISCRITTO IL PROPRIO PARERE AL CITTADINO CHE NE HA RICHIESTO L'INTERVENTO INVIANDONE COPIA ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE. INVITA, IN CASO DI RITARDO, AGLI ORGANI COMPETENTI DI PROVVEDERE ENTRO PERIODI TEMPORALI DEFINITI; SEGNALA AGLI ORGANI SOVRAORDINATI LE DISFUNZIONI, GLI ABUSI E LE CARENZE RISCONTRATE. 06. L'AMMINISTRAZIONE HA L'OBBLIGO DI SPECIFICA MOTIVAZIONE, SE IL CONTENUTO DELL'ATTO ADOTTANDO NON RECEPISCE I SUGGERIMENTI DEL DIFENSORE, CHE PUÒ' ALTRESÌ', CHIEDERE IL RIESAME DELLA DECISIONE QUALORA RAVVISI IRREGOLARITÀ' O VIZI PROCEDURALI. IL SINDACO E COMUNQUE TENUTO A RIFERIRNE NELLA PRIMA SEDUTA AL CONSIGLIO COMUNALE. 07.1 RESPONSABILI DEI SERVIZI SONO TENUTI A PRESTARE LA MASSIMA COLLABORAZIONE ALL'ATTIVITÀ' DEL DIFENSORE CIVICO. DISPOSIZIONI VARIE 01. LE COMUNICAZIONI DI CUI AI COMMI 05 E 06 DELL' ARTT. 20 DEVONO ESSERE FATTE ENTRO TRENTA GIORNI DALLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DEL PRESENTE STATUTO. 02. PER L'APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DI CUI ALL'ARTT. 25 COMMA 02 E ARTT. 46 COMMA 03 LETTERA F, IL TERMINE DI RIFERIMENTO E' QUELLO DI ENTRATA IN VIGORE DEL PRESENTE STATUTO.
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