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LO SVILUPPO DELL
'OPERA IN DIPIGNANO (COSENZA)
ANNO 1931
Dipignano, il ridente paesello circondato dei bei verdi monti della
Calabria,in quel di Cosenza, ebbe la fortuna di avere le nostre Rev.
Suore già fin dal 1931; chiamate dallo zelo instancabile di due
santi sacerdoti: Don Luigi Arturi e Don Francesco Cozza e dei loro
cooperatori.
Giungemmo là, (racconta la Superiora d'allora. Suor Marcellina
Ceriani) alle quattro pomeridiane del gennaio 1931; ad attenderci
nessuno, tranne i due parroci che fecero del loro meglio per
prepararci un alloggio conveniente. Erano poi due stanzette! Ma
nella notte, ecco un furiosissimo temporale che sembrava volesse
distruggere tutto: il tetto fa acqua e noi dovemmo trasportare i
letti da una camera all'altra; ma anche qui pioggia a non finire;
fummo perciò costrette a passare nel dormitorio comune. Il giorno
dopo poi, per completar l'opera, una abbondante nevicata da non
poter neppure andare in Chiesa; queste le prime due sere; quando poi
potemmo fare una visita in Chiesa a Gesù Sacramentato, il nostro
cuore si strinse dal dolore vedendo tanta desolazione e abbandono in
cui era lasciato.
La Madre Generale, che era con noi, allora Suor Rosa Colombo, fece
due o tré volte il giro della Chiesa in preghiera; preoccupata della
sorte delle sue Suore e in dubbio se lasciarle si o no in tanto
squallore; quando il suo occhio si fermò sulla statua del "S.S. Ecce
Homo" veramente bella, conservata in quella Chiesa; si fermò, meditò
un istante, e poi disse: - Vi lascio solo per amore di questo "S.S.
Ecce Homo"; voi cercate di rimettere a posto la Chiesa e il Signore
vi aiuterà -, e difatti il Signore e la Provvidenza Divina non venne
mai a mancare.
Furono gli inizi, continua la Supcriora d'allora, contrassegnati dei
quattro "F" di Don Guanella: fame, freddo, fumo, fastidi, ma tutto
passò, come tutte le umane vicende, mentre restò l'Opera a Dipignano
e le Suore fedeli alla consegna della loro Rev.ma Madre Generale,
che le lasciava solo per amore di quel "S.S. Ecce Homo", lavorano e
fanno del loro meglio per l'assistenza alle Chiese e cercando con
l'aiuto del Signore di portare tante anime a Gesù.
(tratto dal "Quaderno delle Memorie"
del Primo Anno della presenza
delle Suore a Dipignano,
Manoscritto di Suor Teresa Lavelli)
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