La Terra dei Sogni di Lidia Ammirato

     versione inglese

         

 

Nord America La Terra Dei Sogni

 
  Trenta otto anni dopo  
  Riassunto: di Lidia Ammirato  

     

Febbraio 06/1968

 Febbraio 06/2006

Era il 6, Febbraio 1968: Quando Io Lidia Ammirato e` Enzo Scornaienchi, abbiamo lasciato l’Italia; “La nostra Patria”, per emigrare nel Nord America. “Canada”. Il caro papa` Filippo Ammirato e`venuto ad accompagnarci al porto di Napoli e rimase li`ad aspettare finche` la nave suono` la tromba e`si avvio`nelle acque del mare, pochi minuti dopo, il porto di Napoli sembrava di scomparire nella distanza. Cosi` ci siamo salutati svendolando un farzoletto, chi dalla rinchiera, e`chi dai finestrini della nave, lasciando nella mente e` nel cuore una emozione rara.Ho voluto scrivere questo avvenimento, per lasciare alle mie nipotine una storia da ricordare e`raccontare nel futuro. Una versione di questa storia scritta da me stessa in linqua Inglese, si puo` leggere su linea web. Visitanto le pagine del’ archivio di pier 21, che sarebbe il Museo degli emigranti che hanno sbarcato al port di Halifax durante il periodo del 1928, al 1971 Questo centro si trova al port di Halifax nella Nova Scotia. Con il sito web. www.pier21.ca.

Per questa avventura i miei piu` vividi sentimenti di orgoglio, sono dedicati. Ai cari genitori:“Filippo Ammirato e` Catina Ciardullo con il loro aiuto finanziario ci hanno reso questo sogno possibile; Mio marito Enzo Scornaienchi e Io, Lidia Ammirato siamo venuti in Canada cosi` chiamata  “The Dream Land” Cioe` vuol dire la terra dei sogni, dove veramente la gente sognava una vita migliore, La terra che dasse tante opportunita` Una nazione libera,`dal titolo. Canada The Free Country.

Grazie Canada per averci ospitato.

 I miei cari genitori hanno investito i loro risparmi per dare a noi questa opportunita` e` augurci il meglio del meglio.

 Grazie cara  mamma e caro papa`

                                    

 Con questo voglio aggiungere dei ricordi della cara nonna. Teresa Guarascio, ci tengo a mandenere nella memoria ricordi di lei che sono veramente particolare, la cara nonna possedeva una virtu` di integrita` eccezzionale. “A truly beautiful person”.

 

Nonna Teresa Guarascio

La cara nonna e`stata una grande donna. Mamma, moglie e amica. Nata nel lontano 1885, e` mori` il 15 Ottobre del 1963. Una donna coraggiosa, devota che dedico` una vita intera alla sua famiglia e`ai vicini di casa meno fortunati.Quando scoppio` la prima Guerra civile mondiale del 1914 al 1918, La cara nonna rimanette vedova con tre bambini piu` uno in attesa, che naque sei mesi dopo che il marito Giovanni ammirato parti` per la grerra. Durante la brutta guerra non haveva tanto cibo da mettere sul tavolo sia a pranzo che a cena per i suoi piccoli, che lei amava tanto. La sua missione e` obbiettivo era di fare il tutto per sopravvivere. Cosi` tutte le mattine insieme ai suoi bambini si recavano nella campagna chiamata Santa Croce, che era anche la loro abbitazione, Questa casetta apperteneva a un capitalista di nome Don Saverio Caruso.  

Ritornando al discorso di prima questi bimbi sin della loro infanzia hanno imparato a coltivare la terra, e` cosi`si dividevano i lavori, chi a dare semi alle galline chi dava erba ai conigli, e chi andava attingere acqua alla sorgente di Valle Cupa chiamata Pietra Margerita. Che era una delle prestigiose acque fresce  potabili, poi piano piano chissa` forse mancanza di pioggia naturale questa sorgente  ando` a secco, e` adesso non esiste piu`.Come tutte le altre cose dove c’e` linizio ce anche la fine.

A parte alle altre faccende, ci voleva una forza fisica da brigante per aderire alle necessita` della famiglia, solo per andare a lavare i panni cera da sudare freddo, io faccio forza a  immagginare il sacrificio che faceva questa povera donna. Lasciava il bambino piu` grande Francesco, forse all’eta di qualche dieci o undici anni piu`o meno, in carico degli altri tre bimbi. Filippo, Rosina ed Ercole e` lei poveretta si recava la mattina presto al fiume di Ferdizza, a fare il bucato, con del sapone fatto in casa, queste si che erano veramente le donne entrepreneur del 1800. E` per ottenere un bucato bianco, come tante altre donne usava un sistema molto antico, cioe` di mettere a bollire in un pentolone grandissimo acqua e cenere. 

Questo pentolone si chiama tuttora la caldaia. Allora mia nonna come o detto bolliva acqua e cenere, e poi questo liguido bollente si versava sulla biancheria gia` pulita e`ancora bagnata, questi panni venivano avvolti in una cesta, e dopo avere versato questo liquido bollente si lasciava a bagno finche` si raffreddava, e`di nuovo I panni venivano sciacquati nella acqua fresca. Difficile a crederci, e pure questa biancheria veniva bianca come la neve, e` si sentiva la frescura di Primavera, specialmente quando stendeva i panni sopre i cespi di ginestre oppure di biancospino.  

Questo processo veniva chiamato il bucato alla lessia. La cenere era il prodotto del legno che veniva bruciato al focolare durante l’inverno per riscaldare la casa, e` per preparare la cottura dei cibi. Quando io ero piccola la nonna ci raccontava quessta storia di coraggio e piu` che dire di fede. E` proprio vero che la fede e`la speranza sono le gemelle ultime a morire. 

Durante questo periodo la Guerra era a tutta fiamma, quindi I loro esercizi di sopravvivenza, erano sempre piu` duri e`faticosi, specialmente quando sentiva il fischio di qualche aereo si andava a nascondere sotto una pietra gigante a forma di grotta, per paura di essere colpita della pioggia di bombe. E` pregava che la mano dello Spirito divino  coprisse il tetto della casa dove erano i bambini impauriti. La campagna era l’unico modo per produrre il necessario, per esempio olio, ulive, patate, fagioli, granturco, che poi veniva usato per fare la polenta, e anche il pane. Uova, verdure, frutti non gli mancavano. Non avendo del caffe’; non so quando sia vero questo pero` diceva mia nonna che cera gente che arrostivano le ghiande e` poi le macinavano e`facevano il caffe` di ghiande, che era molto molto amaro, lei usava orzo arrostito, era buono e` anche rinfrescante, adesso che siamo al duemila facciamo l’orzo per mandenere la tradizione della nonna.

Veramente I nostri cari si che meritano il rispetto del silenzio, perche` hanno vissuto veramente il peggio per sopravvivere la dipressione di quei tempi. Come dicevo prima, il cibo che mangiavano era la raccolta dei loro sacrifici.  

La cara nonna non si e mai risposata, vivette la sua vedovanza finche` mori`.all’eta` di 78 anni. La cara nonna e` stata una donna molto rispettata, haveva un attivo sentimento d’intuito, che gli spingeva la forza di vivere. My grandmother never got remarried, she was a respectful women with a strong sense of will power, Aveva tanta fede nello Spirito Divino, E` pregava a Dio continuamente che domani dasse ai suoi figli una vita migliore. E cosi` fu` con l’eccezzione del ultimo figlio Ercole che mori` nella Seconda Querra Mondiale del 1939 al 1945. Altrimenti il suo desiderio si avverro`; Da adulti la famiglia Ammirato e` stata sembre ben vista e` rispettata sia nel comune di Dipignano, come in altri paesi nel mondo. Forse questo racconto sembra una fiaba. Eppure sono orgogliosa di ri raccontare questa vera fiaba della mia cara nonna, e suoi quattro figli che erano per lei I suoi discepoli.                                               

Francesco
Rosina
Filippo
Ercole

 

The Trip To Canada

Il Viaggio In Canada

Tornando indietro al raccondo del mio viaggio in Canada, Il viaggio e stato come una vacanza in crociera, eravamo aboard di una grande nave, la sua grandezza gigante sembrava di essere un villaggio che galleggiava sul mare . con un peso lord di 29.191 tonnellate, con la capacita` di ospitare 1,055 passeggeri attraverso l’Oceano Atlantico. Il profile di questa drammatica nave, era alta e stretta, la sua lunghezza imperiale, misurava 216.6m = (700 piedi) navigava attraverso l’Oceano con una velocita`di servizio a 23 nodi. Questa impressionante nave portava un nome storico, il nome del piu` qrande navigatore di tutti I tempi “Cristoforo Colombo”.

Questo viaggio lascio` nella mente un esperience che non si ripete. Quando eravamo come dire in mezzo al mare non vedevamo aqua e` ancora piu` acqua, ogni tanto cera qualche group di delfini che venivano a galla e` si divertivano saltellando sulla cresta delle onde vicino alla nave. Il viaggio e stato lungo con una fermata di tre ore a Lisbona nel Portogallo. E poi la nave si avvio` di nuovo nelle acque del lungo mare. A questo punto siamo al stretto di Gilbilterra che si diceva che era il punto piu` profondo del mare, e` le navi correvano il rischio a combattere la forte corrende che di solito prende forma negli abbissi, allora la tromba della nave dava l`annuncio ai passeggeri di indossare la giacca salvagente e` rimanere vigillante finche la nave attraversava questo pericolo. A questo punto si comingiava a sentire la distanza del nostro piccolo paesello“Dipignano”.

Un villaggio di 4,500 inabitanti, dove siede sulla collina all’altitudine di 720 metri dal livello del mare, 39 degree nord, 16 degree est, 13 kilometri del centro della Penisola nella Calabria in provincia di Cosenza al Sud Italia. La nostra Patria?

Fra la lontananza insieme alla confusione di altre emozione ripresse, il mal di mare era una da sottolineare, poi ci stavano pure sintomi di attesa alla prima gravidanza, quindi i motivi di disconforto erano tanti

Il ventisette febbraio del 1968 siamo arrivati al porto di Halifax nella Nova Scozia, la nave fece strada attaverso grandi piatti di ghiacccio e rantellando piano piano si fermo` al port. I marinai buttarono le ancore. E tutti i passeggeri battevano le mani  in allegria. Siamo Qui! Siamo Qui! Poi tutti cercavamo di sbrigarci nelle gabine a prendere le borse le valigie di viaggio, cercare di non dimenticare niente. Non sapendo nemmeno una parola della lingua straniera  portavamo un cartellino con il nostro nome e il nome della destinazione di dove andavamo, spillato alla giacca oppure al cappotto. Cosi`dopo essere sbarcati siamo entrati nella sala d’ingresso di Pier 21, abbiamo mangiato l’ultimi spuntini brioshe formaggini che ci haveva messo nella borsa la cara mamma Catina per mangiarle durante il viaggio in caso che avavamo fame. Nel frattempo ci siamo salutati con gente che siamo venuti incontro sulla nave, e` ci siamo augurati buona fortuna con tanti altri che andavano in altri paesi del nord America., Aspettando la fila dove un ufficiale ci ha osservato e` stampato I documenti di sbarco, ci ha stretto la mano porgendoci un pacchettino di piccolezze con un sorriso, chiamandoci di primo nome disse ben venuti in Canada. Noi non capivamo nemmeno un saluto in Inglese ma cera tanta gente che parlava piu` di una linqua per guidarci se avavamo bisogno di aiuto. Erano verso le undici, Quando si sentiva annunciare sul P.A. system, che il treno per Montreale era in arrivo alla stazione per le ore tre di pomeriggio. Il treno arrivo` prima, con la fretta e` la furia siamo saliti sul treno che ci porto` alla stazione di Montreale dove abbiamo preso la coincidenza per Toronto, in tutto siamo stati sul treno la bellezza ti qualche due giorni dove io perdetti il braccialetto di oro 18 karati che mi aveva regalato la comari di Cresima Iolanda Casciaro, c’ero rimasta cosi` male, finche siamo arrivati alla stazione di Toronto, dove cerano tutti i parenti che ci aspettavano, e` cosi` non penzatte piu`al braccialetto. Dopo avere salutato tutti i parenti che erano anche i sponsori dei documenti per la nostra emigrazione di atterraggio e` rimanere sotto la loro responsabilita` finche ci siamo messi su a dipendere a noi stessi, e` cosi` ci siamo accomodati nella automobile di mio cognato. E` guido` la vettura attraversando la grande citta` di Toronto tutta illuminata andando verso East end, Nella zona dei Dipignanesi all’estero nei contorni di  Danforth e`Pape Avenue. Il nostro primo indirizzo era una stanzetta nel soffitto a 146 Fulton Ave, Toronto Ontario. L’Inverno del 1968 e stato una vernata molto rigida e freddissima, e tanta neve che duratte fino alla fine della Primavera. L’estate e` passata molto in fretta con qualche picnic al parco del vicinato e` qualche passeggiata al giardino zoologico di Riverdale. Il 13 di Novembre del 1968. e venuta a luce la piccola neonata che abbiamo dato nome Sandy Elviriana Scornaienchi. Era il giorno che comingio` a cascare qualche fiocco di neve era l’inizio di un altro lungo e freddo Inverno.

Veramente il nostro journey nella nuova terra che ci ha ospitato comincio` a Primavera. Quando mio marito trovo` lavoro con una compagnia a tagliare e`arrollare l’erba, un lavoro molto pesante, intanto cosi` comincio` a prendere la paga e` questi erano i primi guadagni per sostenere le spese domestiche. Io invece che ero gia` quasi a mezzo termine con la gravidanza era difficile trovare un lavoro, E stata anche una scusa in mio vantaggio, che con l’aiuto del ufficio al manpower centre at 200 Dundas street East in Toronto, e`anche il Programma Costi, che io ringraziero` infinitamente. un programma che dava ai nuovi emigranti l’opportunita` ad imparare le parole o frasi piu` necessarie della lingua Inglese, per rendere piu` facile la vita quotidiana. Il 20 Aprile, 1968 appena prima del mio diciannovesimo compleanno cominciatte queste classe di scoula serale, e` andavo alla scuola  a Brockton public school che si trova a Dufferin Ave and Bloor Street West in Toronto. Questo programma provvedeva tutto: libri, carta, matite e` anhe  giornali per leggere, e` in piu` ci dava pure I soldi per pagare il transito dell’auto bus. Un ringraziamento di vero cuore va proprio a chi a organizzato questo programma Costi, e merito della sua assistenza se io oggi ho la possibilita`di sedermi al mio computer e` potere scrivere questo storia sia in Italiano che in Inglese. Ci sara` qualche errore di grammatica ma non voglio neanche correggerli, perche reflettono me stessa e il mio modo di esprimere I miei semntimenti,. Nella vita non e` importante  vincere la gara ma e` importante partecipare. Io devo dire che la scuola serale e`stata veramente la pietra piu`solida che io ho camminato sopra nella vita.e` stato per me un aiuto a mantenere lo spirito di “self-esteem”, per la vita sociale, di tutti I giorni. Inparare a vivere nella grande citta` di Toronto, e` veramente un ponte fra prima e` dopo. Oggi lavoro in un grande negozio nel reparto vestiario “fashion processor associate”, e` sono orgogliosa di essere cittadina Canadese, insieme alla mia cara famiglia, Abbiamo due figlie Sandy and Lolita che ne siamo orgogliosissimi. Due bravi generi che sono I figli che non ho mai avuto. Tre nipotine Victoria Alessandra, Alyssa Isabella, Olivia Payge.  Che sono la mia vita.

I Sogni Si Avverano Solo Se Credi Nei Sogni. 

By: Lidia Ammirato/Scornaienchi