Primi acquisti dell'AS Dipignano Calcio

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Grandi manovre all’interno della nuova società dipignanese. Si tratta di movimenti organizzativi, tecnici e di mercato. In attesa che vengano ultimati i lavori di ripristino dello stadio comunale “Pino De Franco”, che in data 20 settembre prossimo verrà consegnato al presidente Dattis, il direttore sportivo, Giovanni Porto, sta portando a termine i primi colpi di mercato, affinchè il mister Scarcello possa plasmare una squadra a sua immagine e somiglianza, basata sulla volontà e l’affezione di ogni singolo al lavoro che si dovrà svolgere a breve e sulla creazione di un gruppo compatto formato prima da amici e poi da giocatori.
Tornando al mercato ecco i primi colpi. Si tratta di Stefano Iaconetti proveniente dal Maione, squadra che lo scorso anno ha dominato il campionato di terza categoria ed in cui l’attaccante ha segnato più di venti gol in due campionati gol, contribuendo alla promozione finale.
È andata a buon fine anche la trattativa che ha portato a Dipignano un gruppo di ragazzi che lo scorso anno hanno militato tra le fila del Belsito.
“Giocare nella squadra del proprio paese – spiegano i giovani calciatori – ai nostri livelli, crediamo sia il massimo. Abbiamo subito accettato senza mezzi termini. Ma prima di tutto pensiamo che sia doveroso e sentito il nostro ringraziamento ai dirigenti e a tutti i cittadini di Belsito. Grazie alla squadra del presidente Tiano lo scorso anno abbiamo giocato un intero campionato divertendoci e soprattutto incontrando persone sempre presenti, cordiali e sincere. Ora intraprendiamo una nuova avventura e cercheremo di riportare a Dipignano i fasti di un tempo – sottolineano i giovani – non dimenticando l’esperienza passata a belsito ed in primis il presidente Franco Tiano e tutta la dirigenza nelle persone di Filippo Floccari, Osvaldo Strusi, Fedele Marrello, Nino e Pino De Rose, Franco Greco e Franco Naccarato. A queste persone il nostro grazie più sentito e l’augurio di rincontrarci nella vita quotidiana e all’interno di un rettangolo di gioco”.