PALESTRA COMUNALE DI DIPIGNANO: QUALE FUTURO?

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Circa un anno fa, l'allora amministrazione locale puntò molto sull'apertura della palestra. La nuova iniziativa suscitò tantissimo interesse ed ebbe subito un enorme successo: non solo Dipignano fu pervaso dalla fitnessmania, ma anche i paesi limitrofi ne beneficiarono.

"Positivo il fatto che vi siano iscritti provenienti da altri centri - disse il sindaco Nicoletti - tutto ciò ci gratifica. Sarà una struttura intercomunale che avrà il pieno sviluppo nei prossimi anni". Un intero paese entusiasmato da un'iniziativa senza precedenti che mirava a riportare Dipignano nell'harem di quei paesi che sotto il profilo sportivo avessero avuto negli anni "voce in capitolo". Proprio così. Infatti sportivamente o meglio calcisticamente, chi non ricorda la società del Dipignano Calcio che per più di un lustro militò nei campionati di Promozione ed Eccellenza, rischiando addirittura il salto nel CND? Quella società oggi non esiste più. Ma questo è un altro discorso da affrontare in altre circostanze. Ritorniamo ad oggi, alla realtà sportiva dipignanese: la palestra.

Si parlava dei fasti e delle gioie di un anno addietro. Una bellissima e commovente inaugurazione; 100 - 200 - 250 iscrizioni nei mesi successivi; vari turni per soddisfare una domanda sempre crescente sino ad arrivare alla fine di luglio quando la palestra chiuse per ferie: tutti in vacanza a mostrare bicipiti e pettorali. E una promessa: arrivederci al 1° Settembre.

A quel punto si fecero i primi bilanci. Domanda ed offerta risultarono quasi in equilibrio perfetto; ci fu soddisfazione generale sia fra i frequentatori della palestra, sia nelle casse comunali che risentirono solamente di qualche costo variabile (acqua, luce, acquisto di nuovi macchinari). Ma come primo anno bisognava ritenersi oltremodo soddisfatti e poi come disse l'ex sindaco Nicoletti (perchè nel frattempo ci sono state le elezioni, vinte dalla lista del candidato a sindaco Roberto Perri, lista formata per 8/dodicesimi da candidati uscenti) "...è una struttura intercomunale che avrà il pieno sviluppo nei prossimi anni".

Cosa si intendeva con pieno sviluppo nei prossimi anni? Che la palestra dovesse rimanere chiusa sia il mese di settembre che quello di ottobre? Con più di 50.000 euro di attrezzature ferme al suo interno? Belle aspettative queste per un' Amministrazione Comunale. A questo punto fra i cittadini aleggiano strani presentimenti: che fine ha fatto l'istruttore? lavora in qualche altra palestra? ma perchè? che sia stata solo una manovra politica l'apertura della palestra? Sono queste le domande che tutti si pongono e che giorno dopo giorno alimentano sempre di più l'esercito degli insoddisfatti.

Di contro il silenzio assordante dell'Amministrazione Comunale, barricata dietro una montagna di scuse che precludono ogni possibilità di apertura a breve termine della palestra. "Ci stiamo guardando intorno; l'anno scorso abbiamo chiuso con un deficit esuberante; la daremo in gestione ad un privato..." e tante parole, parole, parole.

Intanto la Dipignano sportiva mestamente ripone nel cassetto le speranze e i sogni di rinascita di fronte alla seguente situazione: palestra chiusa; stadio comunale incustodito e meta di sciacalli e vandali; campo di basket senza canestri; campo di tennis senza rete.

Il malcontento ha raggiunto il limite. I cittadini sono stufi delle solite promesse, non credono più alle frasi fatte ("l'amministrazione si sta rimboccando le maniche") e alle continue circostanze avverse e intanto il 1° Settembre è trascorso da due mesi.