Nella splendida cornice storica e paesaggistica
dell’ex Convento dei Cappuccini a Dipignano è iniziato il viaggio culturale tra
la letteratura, la scienza, il diritto, la musica e la recitazione de “Il filo
nel labirinto” – Percorsi culturali d’uscita – organizzato in progetto unico a
tappe in alcune località della provincia di Cosenza.
A Dipignano, dove il progetto è stato presentato
dall’assessore alla Cultura della Provincia cosentina Donatella Laudadio,
faranno seguito altre quattro “pause” fondamentali: il 27 Aprile a
Castrovillari presso il Protoconvento Francescano; l’11 Maggio a Paola presso
il Complesso Monumentale S. Agostino; il 25 Maggio a Rossano presso il
Complesso Monumentale S. Bernardino e ad Oriolo il 31 Maggio presso il
Castello.
Il mito, splendida invenzione per dire cose profonde
che leggono l’eterno dell’uomo, è stato la chiave di lettura dell’incontro.
“Il filo nel labirinto – ha esordito Donatella
Laudadio – è come un gomitolo del filo di Arianna che conduce in luoghi,
monumenti, argomenti diversi su cui confrontarsi e riflettere. Ci
accompagneranno e guideranno nel nostro percorso alcuni compagni di strada,
apprezzati e conosciuti intellettuali della nostra provincia, offrendo il loro sapere
nelle diverse discipline a cittadini, giovani e scolaresche”. Infatti le
personalità della cultura chiamate a tenere gli incontri-conferenze sono
espressione territoriale del mondo della scuola e della cultura, validissimi
intellettuali molto spesso fuori dai circuiti accademici, editoriali e
mediatici.
“E’ compito fondamentale delle istituzioni pubbliche
– ha proseguito l’assessore Laudadio – valorizzare il patrimonio culturale del
territorio sia riattivando i monumenti storico-architettonici, sia promuovendo
le risorse umane rappresentate da tanti intellettuali e tanti artisti. In
questo modo si ribalta lo stereotipo della Calabria come terra del
sottosviluppo per sostenere l’immagine di una terra ricca di bellezza, di
storia, di intelligenze, di creatività e di fantasia.
Il Filo nel Labirinto è un ideale filo rosso che
segna i percorsi d’uscita di una condizione intellettuale complessa e che
riannoda il tessuto della memoria storica con la vitalità del presente. Anche
al fine di consegnare alle giovani generazioni la consapevolezza della propria
identità, che sul possesso critico del proprio passato fonda il progetto di un
futuro partecipato”.
“Al termine del percorso alla guida dell’Assessorato
alla Cultura – ha concluso Donatella Laudadio – il desiderio è quello di
rendere omaggio alle popolazioni con contributi culturali che nascono dal basso
per indicare la strada da seguire ancora, che è quella di valorizzare le
risorse locali: sia quelle storico-artistiche che quelle umane e
intellettuali”.
Dopo la presentazione del progetto da parte della
sua ideatrice principale, l’assessore Donatella Laudadio, si è aperta
ufficialmente la tavola rotonda coordinata da Gennaro Cosentino, giornalista
RAI. Si sono susseguiti gli interventi di Leonardo di Vasto, Giorgio Franco,
Franco Sammarco, Gino Rago, Gerardo Leonardis e Gennaro Mercogliano.
L’incontro si è concluso con un intervento musicale
a cura del Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza, altro partner del
progetto insieme al Centro per l’Arte e
la Cultura “A. Capizzano” di Rende.
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