Sondaggio Telefonico

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Interviste telefoniche per chiedere ai dipignanesi di valutare quattro politici locali.

Pronto, chi sarà il sindaco?

Un sondaggio propone ai cittadini nomi da «votare».

Un sondaggio pre-elettorale in piena regola. Oppure, se si preferisce, un test per valutare il grado di preferenza per questo o quell'ipotetico candidato alla poltrona di sindaco.

A Dipignano possiamo ormai dire che la campagna elettorale si è aperta: scritte sui muri, lettere anonime e ultima la candidatura «per telefono». Proprio così: squillando di casa in casa, l'apparecchio propone ai cittadini in anteprima nomi che fra poche settimane potremmo veder comparire sui cartelloni elettorali delle imminenti amministrative. Questo contatto con gli elettori servirebbe per una «scrematura» dei candidati che raccoglieranno un basso o alto indice di gradimento. Ma vediamo come si svolgono le «interviste» che potrebbero decidere il «cavallo» sui cui gli schieramenti contrapposti dovranno puntare per conquistare la fascia di primo cittadino. Suona il telefono, una voce cortese si presenterebbe come incaricato di una nota agenzia di sondaggi. La voce prosegue ponendo poi una serie di domande su quattro politici locali, arrivando infine a chiederne una valutazione e una preferenza. Sono questi gli interrogativi che si stanno vedendo porre i cittadini di Dipignano, tirati in causa in questi giorni da un inaspettato «temporale» pre-elettorale. I nomi proposti alla valutazione dei cittadini contattati sarebbero quelli di Perri Roberto, attuale vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici e all'Urbanistica; di Capocasale Francesco, sindaco di Dipingano dal 1980 al 1990; Guglielmo Guzzo, candidato dell’ Ulivo e Luigi Nardi, candidato per una lista di Sinistra. Un sondaggio telefonico che ha colto di sorpresa i cittadini, dal momento che l'operazione in atto non è stata pubblicizzata. E sono in molti che, quando si sentono porre questa serie di domande, rimangono un po' spaesati. Molteplici sono le domande poste ai cittadini, via telefono: ai dipignanesi verrebbe chiesto quale valutazione si dà in merito alla maggioranza uscente e altre domande riguarderebbero i problemi di Dipignano: l'intervistatore telefonico chiederebbe come l’attuale amministrazione si è posta rispetto ai problemi riguardanti il sociale; rispetto alla realizzazione di opere pubbliche; rispetto a problemi riguardanti la raccolta differenziata. Poi si entrerebbe più nei dettagli, chiedendo di dare un voto, da 1 a 10, ai quattro personaggi politici locali: appunto Perri, Capocasale, Guzzo e Nardi mentre alla fine addirittura si chiederebbe fra il poker di nomi, di dare la propria preferenza fra i quattro.

Molte domande, molta carne al fuoco. Una cosa, comunque, sembra chiara a tutti i soggetti finora intervistati: il sondaggio sarebbe sicuramente mirato a valutare in anticipo l'indice di gradimento di un eventuale candidato sindaco. E gli stessi cittadini si chiedono chi potrebbe aver commissionato questo sondaggio. Il pensiero di molti dipignanesi che hanno risposto al sondaggio, è stato quello di essere di fronte ad un test, indipendentemente da chi può aver commissionato l'indagine telefonica, volto a «sondare il terreno» sul grado di preferenza o meno di «papabili» candidati a sindaco fra i diversi schieramenti politici. Il sondaggio dovrebbe, in sostanza, portare alla eliminazione o alla presentazione di uno dei quattro candidati. Ma chi vuole mandare queste quattro «teste» alla ghigliottina?