Sabato 16 Febbraio 2003 si è
svolto presso l’Auditorium della Casa di Cura “Madonna della Catena” a
Laurignano un convegno sul tema: “L’Europa, la storia, i testimoni, il suo
futuro”.
La manifestazione organizzata
dall’Osservatorio Sociale di Laurignano ha riscosso un enorme successo sia per
l’importanza dei temi trattati sia perché è abbinata all’annuale concorso in
collaborazione con le scuole: il miglior tema, giudicato da una commissione
composta da personale docente scolastico, sarà premiato con un viaggio a
Bruxelles in visita al Parlamento Europeo.
Mediatore del convegno è stato
Guglielmo Guzzo, presidente dell’Osservatorio Sociale, che da buon padrone di
casa ha salutato i partecipanti e tutte le autorità presenti ed ha poi
introdotto il tema centrale del dibattito: l’Europa.
“Nel 2003 verrà formulata la
Carta Europea, la Carta Costituzionale dell’Unione Europea o degli Stati Uniti
d’Europa – ha detto Guzzo – Questo convegno vuole riscoprire il dialogo sulle
problematiche che tale costituzione interesserà; i ragazzi, futuri protagonisti
dell’Europa che nascerà devono essere coscienti di ciò che sarà loro tramandato
in termini di diritti e doveri”.
All’introduzione sono seguiti i
dibattiti e le opinioni del ricco parterre di personalità: il Dott. Giovanni
Conti, Console onorario della Francia a Cosenza; il Professor Fausto Cozzetto,
docente di Storia moderna presso l’Università della Calabria; il Professor Gian
Pietro Calabrò, docente Unical; l’Onorevole Nino Gemelli.
Giovanni Conti ha delineato
quello che è il contributo del governo Francese nell’ambito di “Europa, una
Nazione”, leggendo e commentando alcuni punti salienti del comunicato
franco-tedesco impostato sulla politica comune del mondo europeo.
Il professor Cozzetto ha
esemplificato con un excursus storico e cronologico i momenti salienti e le
tappe più importanti, dai primi anni fino ai nostri giorni, della nascita
dell’Europa unita.
“L’Europa non è ancora uno
Stato-Nazione – ha continuato con un accenno di critica il professor Cozzetto –
siamo in una situazione embrionale, come l’Italia prima del 1861 oppure come la
Germania prima dl 1871. Abbiamo e siamo un grosso potenziale di crescita, ma
non ancora una realtà”.
“Il futuro dell’Europa? Dipende
soprattutto dalle prospettive di allargamento dell’Unione – ha ribadito il
Professor Calabrò – L’allargamento dell’Unione europea ad altri Stati è uno dei
nodi cruciali che esigono di essere affrontati nell’immediato. Una chiara
motivazione politica impone che si proceda a tale ampliamento al fine di
realizzare una Europa senza più divisioni; ma l’adesione di nuovi Stati pone
problemi di grande rilevanza e richiede profonde modifiche istituzionali, dato
che in una Unione allargata le decisioni saranno ancor più difficili da prendere
e gli stessi meccanismi istituzionali saranno più complessi con il rischio di
incepparsi”.
L’intervento dell’Onorevole
Gemelli ha chiuso la manifestazione. “Perché l’Europa? Per un miglioramento
della qualità della vita di ogni singolo cittadino. In questa prospettiva si
deve andare avanti, ponendo cioè la persona al centro di ogni progetto di
unione e di globalizzazione. Alla base dell’evoluzione è la persona, fulcro e
obiettivo di sforzi politici, economici ed umani”.