Manifestazione per la riapertura della strada Paterno/Dipignano

Home

Di contro alla relazione del sopralluogo geologico effettuato lo scorso 6 aprile che vieta la riapertura della strada Paterno – Dipignano – Cosenza, l’incontro che si è tenuto ieri negli uffici dell’Amministrazione Provinciale tra alcuni esponenti del comitato “Strada Libera”, sorto spontaneamente a Paterno Calabro nei giorni scorsi, i commercianti di Dipignano e Paterno, l’Amministrazione Comunale di Paterno con a capo il sindaco Esposito, molti cittadini stanchi di sopportare questo stato delle cose e i funzionari provinciali, l’assessore alla viabilità, Arturo Riccetti; il capo dell’ufficio tecnico provinciale, Francesco Basta; il consigliere provinciale, Vincenzo Adamo. Assente ingiustificato invece il Comune di Dipignano.
Dopo circa due mesi sembra quindi che sia giunto il momento di risolvere la critica situazione in cui versano i due comuni colpiti da un frana che ha invaso la strada provinciale ed interrotto i collegamenti fra i due paesi.
Durante l’incontro il sindaco del comune di Paterno calabro, Achille Esposito, ha inteso sottolineare le motivazione della manifestazione. “La nostra protesta presso gli uffici provinciali – ha detto il sindaco – ha l’obiettivo principale di cercare di sensibilizzare chi di competenza per risolvere il grave e increscioso problema che interessa i comuni di Dipignano e Paterno nella loro interezza a causa dell’interruzione della strada provinciale. Siamo circa in centocinquanta a protestare civilmente e vogliamo risposte certe e concrete su una situazione che ormai da due mesi tira avanti e di cui non si vede all’orizzonte nessun segnale di risoluzione”.
Circa centocinquanta infatti sono stati i manifestanti scesi in piazza. E nei due paesi ieri per circa tre ore tutte le attività commerciali hanno subito un brusco stop. Solo qualcuno è rimasto indifferente ed insensibile alla protesta. “Significa che il problema non lo tocca – hanno spiegato molti commercianti – ma sembra impossibile comunque visto che negli ultimi due mesi tutte le attività commerciali dipignanesi hanno risentito della perdita della clientela di Paterno e dei paesi del Savuto”.
Alle tantissime domande hanno risposto in modo tecnico e preciso i funzionari provinciali. “Il primo provvedimento è fissato per mercoledì prossimo – ha precisato l’assessore provinciale alla viabilità, Riccetti – Il giorno 27 aprile il tribunale nominerà un consulente tecnico per un accertamento tecnico preventivo in modo che saranno accertate le reali responsabilità”. L’assessore Riccetti ha poi spiegato perché oggi come oggi la Provincia non può intervenire. “Noi come istituzione provinciale non abbiamo nessun problema a riaprire la strada. Solo che ci ritroviamo con le mani legate a causa dei conflitti sorti dopo la frana tra i legali dei proprietari della casa che ha subito ingenti danni, il Comune di Dipignano e l’Italgas. Siamo letteralmente bloccati perché i geologi di parte e i legali ci hanno imposto di non intervenire e modificare lo stato dei luoghi perché secondo i loro calcoli e studi la frana è ancora in movimento. Solo dopo che l’accertamento tecnico preventivo sarà effettuato – ha continuato l’assessore Riccetti – noi, previa revoca di chiusura della strada che dovrà fare il sindaco di Dipignano, daremo il via ai lavori di ripristino e riapertura del tratto stradale”.
L’incontro è poi continuato con un acceso dibattito con i cittadini. Molte infatti sono state le richieste e le domande rivolte agli amministratori provinciali. Interessante la proposta di un cittadino che ha suggerito la costruzione di una strada alternativa, visto che in passato i collegamenti tra Dipignano e Paterno avvenivano per strade che ancora oggi esistono ma che vanno migliorate, ampliate e bonificate dallo stato in cui versano. A tale domanda ha dato una risposta l’assessore Riccetti. “Superate le emergenze, chiederemo una riunione tra la Comunità Montana, la Regione Calabria, l’Amministrazione Provinciale e i Comuni per discutere il progetto di una strada alternativa. Abbiamo già visto un probabile sentiero da trasformare in strada percorribile da auto e autobus. – ha infine chiarito Riccetti – I costi però sono molto alti, all’incirca 2due milioni di euro, ma in futuro programmeremo un progetto di massima e chiederemo all’ente regionale un accordo di programma”.
Soddisfatti e rincuorati alla fine i cittadini di Dipignano e Paterno Calabro.
“La nostra presa di posizione non si affievolirà dopo questo incontro – hanno sottolineato in coro - anzi se i termini di intervento proposti non saranno rispettati, scenderemo nuovamente in piazza per manifestare il nostro dissenso”.