“Una Giornata Particolare” ricordando Susy.

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 Commozione ed emozione intrecciate a rabbia e dolore ma soprattutto alla speranza nella ricerca e negli studi della medicina. Questi i punti salienti che hanno fatto da contorno al ricordo di Assunta Fusaro, Susy per gli amici, nell’ambito della manifestazione “Una Giornata Particolare”, organizzata dall’ Osservatorio Sociale di Laurignano e dai Padri Passionisti del Santuario della Madonna della Catena.

E così anche in un freddo e piovoso pomeriggio di settembre, il sorriso di Susy, definito sorriso di Dio da un religioso, ha riscaldato ed illuminato una sala gremita di persone, quando è stato levato il velo da un quadro che raffigurava il viso dolce e sorridente della sfortunata ragazza scomparsa lo scorso 21 giugno, all’età di soli 21 anni per leucemia.

“Il tuo sorriso e la tua voce risplendono anche oggi a Laurignano – con voce rotta dall’emozione, il dottore Eugenio Rovito ha ricordato Susy – Ci hai lasciato testimonianze di vita vera e sincera. Rimarrai sempre per tutti coloro che ti hanno conosciuto il simbolo della gioia e della speranza”.

Emozionanti anche le parole di Padre Augusto, superiore dei Padri Passionisti. “Dobbiamo cercare di superare tutte le barriere che incontriamo sul nostro cammino, anche le più difficili e disperate. E se cadiamo, dobbiamo avere la forza di rialzarci”.

Dopo il ricordo, culminato in un lungo applauso che ha materializzato l’abbraccio ideale tra gli intervenuti (amici, conoscenti, colleghi, parenti) e la famiglia Fusaro, si è passati alla consegna delle targhe.

Per l’Ordine dei Farmacisti ha ritirato la dottoressa Roberta Morrone; per la Facoltà di Farmacia dell’ Università della Calabria il professore don Domenico Sturino; per il reparto di Ematologia dell’Ospedale di Reggio Calabria, il dottor Callea; per il Reparto di Oncologia di Reggio Calabria, il dottor Mario Nardi; infine, l’ultima targa è stata donata dal dottore Eugenio Rovito ai genitori di Assunta, Ortenzia Nigro e Gennaro Fusaro.

Tutti, seppur molto emozionati, all’unisono hanno rimarcato la volontà di non volersi piegare mai di fronte a tali malattie ma di lottare e sperare nella ricerca, che ad oggi ha compiuto passi da gigante rispetto agli anni scorsi, perché ogni morte derivante da tali mali non è giustificabile con frasi fatte (“malattia incurabile”) ma è solo una sconfitta per la scienza.

La serata è terminata con una santa messa per  celebrare fino in fondo la giovane Susy, il sorriso di Dio.