Inaugurazione della nuova chiesa valdese di Dipignano.

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La storia dei Valdesi di Calabria si instaura in quella che da origine al movimento Valdese.
A Lione correva l'anno 1170, quando un ricco mercante di nome Valdesio a seguito di una esperienza spirituale che gli sconvolse la vita, si spogliò dei suoi beni regalandoli ai meno abbienti, mettendosi a predicare l'Evangelo liberamente nelle piazze. Attorno a questa figura, nacquero i "Poveri di Lione" (poveri in spirito come si definivano) i quali seguirono la sua stessa esperienza andando a predicare nei villaggi e nelle piazze attraverso testimonianze personali.

Ma proprio questa libera predicazione determina la rottura con la Chiesa Romana, la quale afferma che la predicazione è connessa alla missione apostolica, e, di conseguenza solo i successori degli apostoli (i preti, i vescovi…) sono autorizzati a predicare. Espulsi quindi da Lione vennero condannati dalla Chiesa e perciò costretti a trasferirsi in aree più sicure come ad esempio le Alpi dove, nonostante la clandestinità e malgrado la violenza della repressione, il valdismo sopravvisse per tre secoli.
Anche se in alcune regioni la presenza valdese si mantenne stabile, i Valdesi, moltiplicatisi nelle loro valli e perciò trovandosi un pò allo stretto e con scarsi mezzi per campare, decisero di trovare altrove di che vivere.
Data la loro condizione primaria di contadini, essi si offrirono come coloni prima in Provenza, poi nelle contrade limitrofe a nord nell'alta valle di Susa e a sud nell'alta valle del Po, infine nell'Italia meridionale intorno alla metà del 1300.
La Calabria, insieme alla Puglia, fu una delle mete prescelte dai Valdesi che vi erano stati invitati da un signore calabrese il quale, incontratosi per caso con dei Valdesi delle Valli ed avendo saputo che avevano bisogno di nuovi spazi, offrì loro delle terre libere e fruttuose in Calabria.

Il movimento religioso evangelico si espanse quindi in Calabria e accanto alla comunità metodista di Cosenza retta dal 1903 dal pastore Antonio Minervini, si formò nel 1905 una seconda comunità a Spezzano Piccolo, affiancata nel 1910 da una terza a Dipignano, nella frazione Doviziosi ad opera di un emigrato rientrato dal Brasile, l’operaio Francesco Scornaienchi, convertitosi nelle Americhe, che con una predicazione dapprima su base familiare, poi allargata all’ambiente, diffuse le nuove dottrine aderendo nel 1927 al Circuito Metodista di Cosenza.

Nei giorni scorsi i valdesi di Dipignano hanno inaugurato il loro nuovo tempio: si tratta della Chiesa di S. Ippolito a Doviziosi. Questa Chiesa è stata acquistata nel 1995 con l’aiuto della Tavola Valdese e oggi dopo molti anni è stata restaurata e riportata al suo antico splendore.

Il culto inaugurale è stato presieduto dal Moderatore della tavola Valdese, Pastore Giovanni Genre.

 

 

Francesco Scornaienchi