Maria Rosaria Catanzariti 

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Nei giorni scorsi l’ex sindaco di Dipignano Maria Rosaria Catanzariti è prematuramente deceduta in seguito a una grave malattia. Tutti gli amici, i conoscenti, i colleghi, gli assessori, i consiglieri e il personale dell’Amministrazione comunale si sono stretti intorno alla famiglia, nel cordoglio per la sua dolorosa scomparsa. "In un momento tanto triste – dice Giuseppe Uccello, amico fraterno di Maria Rosaria – mi piace ricordarla per la vitalità e la vivacità che l’hanno contraddistinta nella vita politica e amministrativa dipignanese, pur se per poco tempo ha rivestito la carica di sindaco. A Maria Rosaria va riconosciuto un contributo decisivo nella definizione di strategie innovative a sostegno dello sviluppo economico e culturale del nostro paese. Ricordo anche con commozione i momenti di confronto, sempre molto franchi, che ho avuto con Maria Rosaria. E’ proprio in queste circostanze che ho potuto apprezzare l’entusiasmo, la passione e lo spirito di servizio che la animavano congiunti ad un’intelligenza e ad una competenza difficilmente riscontrabili. La prematura e dolorosa scomparsa di Maria Rosaria ci priva di una persona carica di umanità, con la quale io ho avuto la fortuna di percorrere un pezzo di strada sfortunatamente troppo breve".

Ai piedi della montagna dipignanese, un mesto ed imponente corteo ha seguito il feretro, portato a spalle dai dipendenti comunali, preceduto dal gonfalone del comune di Dipignano. E poi sindaci, presidenti ed amministratori di comunità montane, parlamentari, assessori regionali e rappresentanti di numerose associazioni, ma soprattutto una folla enorme di dipignanesi , di gente venuta da ogni parte per dare l’ultimo saluto a Maria Rosaria, all’amica, all’ex compagna di lavoro, all’amministratore pubblico.
Maria Rosaria Catanzariti aveva 45 anni e lavorava presso l’Università della Calabria. Era una donna che amava il suo paese ed è proprio in forza di questa consapevolezza che per 3 candidature tentò la scalata al posto di primo cittadino (90’-95’ 99’). Ricoprì tale incarico nei primi anni novanta quanto sostituì il sindaco, Sen. Garofalo, anch’egli colpito da un male incurabile.

Dopo un’ultima sosta del feretro nell’atrio del Comune di Dipignano, il corteo ha raggiunto la vicina chiesa parrocchiale per il rito funebre, dove, durante l’omelia, il parroco ha ricordato con commozione Maria Rosaria, il suo impegno per la comunità dipignanese, il suo ottimismo contagioso, la sua voglia di fare e di costruire un futuro possibile per i giovani che vivono nei nostri paesi.
E la stessa sincera partecipazione al dolore di una famiglia che, in questo caso, si dilatava diventando anche quello di un’intera piccola comunità, si è sentita palpabile anche nei successivi interventi dell’attuale sindaco di Dipingano Giuseppe Nicoletti e dei colleghi di lavoro, a conferma che Maria Rosaria aveva saputo portare il suo entusiasmo, le sue idee e la sua opera di pubblico amministratore ben oltre i confini di Dipignano, facendosi apprezzare ovunque e guadagnando anche il rispetto di chi pure non la pensava come lei.