Il BILANCIO DI PREVISIONE 2003

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Il Consiglio Comunale nella seduta di venerdì 28 marzo 2003 ha approvato il bilancio di previsione per l’esercizio 2003.

La riunione è iniziata con un minuto di raccoglimento in onore delle vittime dei bombardamenti e dei combattimenti e con la lettura di una risoluzione preparata dal sindaco Nicoletti e approvata all’unanimità dal Consiglio.

Si è passati successivamente a dibattere sui punti all’ordine del giorno, fra i quali spiccavano su tutti il regolamento sul condono ICI per gli anni dal 1999 al 2002, il programma delle opere pubbliche 2003 e soprattutto l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2003.

“Per quanto riguarda il regolamento sul condono ICI – ha spiegato il sindaco Nicoletti – si tratta di una misura che non tocca la parte del tributo dovuto, non applica le sanzioni previste oggi dalla legge salvo il calcolo degli interessi. Riguarda – tiene a sottolineare il sindaco – solo l’ICI e non tocca le altre tasse e tariffe per le quali la legge nazionale da facoltà di chiedere il condono”.

Di parere contrario alla scelta di condonare l’imposta ICI, l’opposizione. “Perseveriamo nella pratica dell’italianismo; i furbi la fanno franca mentre i contribuenti si ritrovano a sedere allo stesso tavolo degli evasori”, questa la reazione del capogruppo dell’opposizione Maria Rosaria Catanzariti.

Il punto riguardante le opere pubbliche è stato ampiamente illustrato dal vicesindaco Perri che per l’anno 2003 ha previsto interventi di una certa rilevanza e consistenza su gran parte del territorio comunale.

“Il più importante – ha sottolineato Perri – riguarda l’ammodernamento della rete idrica nelle frazioni di Tessano e Laurignano. Saranno sostituiti molti km di tubazione e saranno razionalizzate le linee esistenti con la costruzione di alcuni serbatoi. Continueremo poi nell’azione di manutenzione del patrimonio, destinando le nostre entrate, alla viabilità con la bitumazione necessaria di tratti di strada comunale in cattive condizioni.

Non dimentichiamo – continua Perri – i lavori in fase di completamento che verranno ultimati e consegnati entro l’anno: completamento di Piazza Santo Oliviero e ammodernamento della linea di pubblica illuminazione a Laurignano; pavimentazione della Piazza San Francesco Saverio a Tessano; ultimazione del Convento del SS Ecce Homo a Dipignano. Quest’ultima è un’opera che inorgoglisce noi amministratori perché si restituisce un monumento storico, quasi un’istituzione alla comunità dipignanese”.

Si sono susseguiti poi gli interventi degli assessori Piccolo, Paola e Focà sui temi di competenza e il Consiglio si è chiuso con una valutazione del sindaco Nicoletti sul bilancio di previsione.

“Il bilancio 2003 chiude un quinquennio. È un bilancio che porta, con i risultati finali, questi cinque anni sulle medie più elevate dalla storia economico-finanziaria di Dipignano, con l’apice del 2003, che diventa l’anno di gran lunga più consistente da quando opera il Comune di Dipignano nel Dopoguerra. Questo significa che il bilancio si è potuto chiudere con tutta tranquillità senza alchimie o ingegnerie finanziarie; che gli equilibri sono stati raggiunti senza sforzo e che lo stesso bilancio non comprende una serie di ulteriori iniezioni di entrate ed uscite derivanti da una serie di progetti che vedono il nostro Comune impegnato con altri su vari fronti: economici, culturali e sociali, con il fine unico di proiettare il paese sempre nel futuro in un’ottica dinamica e di paese all’avanguardia".

Risoluzione adottata:

Il Consiglio Comunale di Dipignano, quale massima espressione del sentimento democratico, civile ed umanitario della comunità amministrata, nella seduta del 28 marzo 2003, ha approvato all’unanimità la seguente Risoluzione: “Solidarietà e comprensione per le famiglie delle vittime dei bombardamenti e dei combattimenti; ripudio dell’uso della forza, della sopraffazione, della violenza, dell’aggressione e della guerra per dirimere contese, che non siano di legittima difesa, e per riequilibrare rapporti di reciproco rispetto tra stati, popoli ed etnie; ripudio di logiche ed ideologie di scontro di civiltà e guerra di religioni; ripudio dell’esercizio del potere politico ed economico inteso come assoluto ed unilaterale e non come dovere verso il bene collettivo; ripudio del commercio d’armi ed armamenti verso paesi e Comunità che si pongono in contrasto con le regole di convivenza sancite e difese dagli Organismi Internazionali di cui l’Italia fa parte”.

Il Consiglio, continua la Risoluzione, è pronto ad “aderire al processo di mobilitazione mondiale per difendere la causa della pace e per promuovere e diffondere la cultura della pace e dell’autodeterminazione dei popoli; aderire alle tesi che affidano alle decisioni della UE; dell’ONU; della NATO e degli altri organismi Internazionali cui l’Italia partecipa, i conseguenti comportamenti dei singoli Stati partners; aderire ai progetti e alle iniziative dell’UNICAL e in particolare a quella di “Reti e Terre di Pace” con Istituzioni, Enti, Associazioni e persone impegnati nel promuovere conoscenze nonché programmi di ricerca e formazione finalizzati alla costruzione sociale della cultura della pace e della tolleranza, in Europa e nei Paesi del Mediterraneo”.

Pubblicato su “il Quotidiano” del 05/04/2003