“Il bilancio 2003 chiude un quinquennio. È un bilancio che
porta, con i risultati finali, questi cinque anni sulle medie più elevate dalla
storia economico-finanziaria di Dipignano, con l’apice del 2003, che diventa
l’anno di gran lunga più consistente da quando opera il Comune di Dipignano nel
Dopoguerra. Questo significa che il bilancio si è potuto chiudere con tutta
tranquillità senza alchimie o ingegnerie finanziarie; che gli equilibri sono
stati raggiunti senza sforzo e che lo stesso bilancio non comprende una serie
di ulteriori iniezioni di entrate ed uscite derivanti da una serie di progetti
che vedono il nostro Comune impegnato con altri su vari fronti: economici,
culturali e sociali, con il fine unico di proiettare il paese sempre nel futuro
in un’ottica dinamica e di paese all’avanguardia".
Risoluzione
adottata:
Il Consiglio Comunale di Dipignano,
quale massima espressione del sentimento democratico, civile ed umanitario
della comunità amministrata, nella seduta del 28 marzo 2003, ha approvato
all’unanimità la seguente Risoluzione: “Solidarietà e comprensione
per le famiglie delle vittime dei bombardamenti e dei combattimenti;
ripudio dell’uso della forza, della sopraffazione, della violenza,
dell’aggressione e della guerra per dirimere contese, che non siano di
legittima difesa, e per riequilibrare rapporti di reciproco rispetto tra
stati, popoli ed etnie; ripudio di logiche ed ideologie di scontro di
civiltà e guerra di religioni; ripudio dell’esercizio del potere
politico ed economico inteso come assoluto ed unilaterale e non come
dovere verso il bene collettivo; ripudio del commercio d’armi ed
armamenti verso paesi e Comunità che si pongono in contrasto con le
regole di convivenza sancite e difese dagli Organismi Internazionali di
cui l’Italia fa parte”.
Il Consiglio, continua la
Risoluzione, è pronto ad “aderire al processo di mobilitazione mondiale
per difendere la causa della pace e per promuovere e diffondere la cultura
della pace e dell’autodeterminazione dei popoli; aderire alle tesi che
affidano alle decisioni della UE; dell’ONU; della NATO e degli altri
organismi Internazionali cui l’Italia partecipa, i conseguenti
comportamenti dei singoli Stati partners; aderire ai progetti e alle
iniziative dell’UNICAL e in particolare a quella di “Reti e Terre di
Pace” con Istituzioni, Enti, Associazioni e persone impegnati nel
promuovere conoscenze nonché programmi di ricerca e formazione
finalizzati alla costruzione sociale della cultura della pace e della
tolleranza, in Europa e nei Paesi del Mediterraneo”.