Laurignano

Interno Basilica

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         Laurignano è una frazione del Comune di Dipignano, da cui dista circa otto chilometri. Dalla piazza antistante la Basilica, come da un promontorio, non solo si può ammirare tutta la nuova Cosenza ed  il  Castello Svevo nella sua maestosità,  ma anche l'amplissima valle del Crati per decine di chilometri. Sotto l'aspetto religioso , Laurignano fa parte dell'archidiocesi di Cosenza. Vi è costituita una sola parrocchia, sotto il titolo di S.Oliverio martire, che è santo patrono da sempre.  Ma Oggi Laurignano deve la sua fama all'importante Santuario mariano denominato Madonna della Catena, curato da ben ottanta anni dai Padri Missionari Passionisti.La parola Laurignano potrebbe derivare da “lauro-laurino” riferendosi ad un ipotetico boschetto di alloro, oppure da “Laverianum trasformazione fonetica di San Lavorio e da questi a Livier – Olivier – Liverio – Oliverio – Patrono di Laurignano, infatti,  il primo agglomerato di case nacque intorno alla chiesa di S.Oliverio. Lo sviluppo di Laurignano, nel tempo, ha risentito di due realtà, la vicinanza a Cosenza e la costruzione del convento dedicato alla Madonna della Catena, oggi  Santuario. La sacralita’ del luogo risale al 1301, quando l’immagine della Madonna con la catena appare ad un mendicante dandogli la vista; da allora, l’immagine  impressa su un quadro, fu adorata da pellegrini e dai Laurignanesi Cappella. Nel 1471 il quadro fu nascosto in una parete laterale del Romitorio da Fra Cassiano in seguito ad una epidemia e fu poi ritrovato ad opera di fra Benedetto Falcone, che acquistato il terreno per 200 ducati da Clemente Vitari. E qui vi eresse la chiesa. Cosi nel 1852 nacque il convento costituito da una chiesetta e qualche cella. La basilica fin dal 1906 fu affidata ai PP. Passionisti , nel  1929 si inizia a costruire l'attuale chiesa, negli anni '50 sorge il complesso adiacente alla chiesa e nel 1964 il Papa Paolo VI la innalza al titolo di basilica minore.La porta centrale e' composta da otto pannelli in legno intagliati, all'interno vi sono degli affreschi realizzati nei primi anni '40, che rappresentano, l'Allegoria della fede, l'Allegoria della carità, l'Allegoria della speranza, S.Tommaso d'Aquino, Santa Gemma, San Paolo della Croce, la Sacra Famiglia, San Michele Arcangelo, San Gabriele, Crocifissione, S.Francesco di Paola che attraversa lo stretto di Messina, la Redenzione. E poi dei dipinti ad olio su tela, la Madonna della Catena, del '500, la Madonna del Carmine, l'Angelo Custode, San Gabriele Arcangelo, San Luigi Consaga, fra Benedetto con il teschio, l'apparizione della Madonna a fra Benedetto, fra Benedetto che insegna il catechismo, alla fontana, dopo la vestizione e con l'icona della Madonna. Sant'Antonio da Padova; ed infine vi si conservano delle statue in legno della Madonna, della madonna con il Bambino e una dell'Immacolata, e inoltre 14 pannelli in bronzo delle stazioni della Via Crucis, all'ingresso sulla sinistra vi e' una acquasantiera in marmo bianco e un altorilievo della Madonna della Catena. La Basilica e' meta di pellegrinaggio da parte di tutta la regione. I laurignanesi erano dediti all'artigianato; anche qui vi era una fonderia del rame, nei pressi di "Molino Irto" , ma fece la stessa fine di quelle di Dipignano. Più fortuna ebbe l'agricoltura; si coltivavano grano, olive e fichi. Oggi sulla collina di Laurignano sono nate tante villette, diventando cosi' una stupenda zona residenziale, con i pregi e i difetti che questo comporta, la frazione si è sviluppata tanto da richiedere una Delegazione minicipale .